“Trovo strumentali le polemiche, non abbiamo votato l'ordine del giorno del Pd perché avevamo proposto un emendamento che non è stato possibile presentare visto il parere favorevole della giunta”. Il capogruppo di Fratelli d'Italia Stefano Balleari risponde così alle critiche per il mancato voto di ieri all'odg presentato ieri in consiglio regionale dal consigliere Pd Roberto Arboscello sul "diritto delle donne di scegliere l'interruzione volontaria di gravidanza”.
“Fratelli d'Italia – spiega a La Voce di Genova Balleari – nel 2021 ha presentato una proposta di legge, ancora in commissione, che propone l'applicazione della legge 194, anche per quanto riguarda gli aiuti che lo Stato deve fornire alle donne che decidono di non portare avanti la gravidanza, per esempio per questioni economiche”.
Nella proposta di legge è spiegato che lo scopo è quello di “aiutare la donna, anche attraverso sportelli informativi, di ascolto e sostegno all’interno degli ospedali della regione, avvalendosi della collaborazione volontaria di idonee formazioni sociali di base e di associazioni di volontariato a superare le cause che potrebbero indurla ad un’interruzione di gravidanza”.
“Se siamo stati zitti – ha chiarito il capogruppo di Fratelli d'Italia in una nota - è perché non ci è stata data la possibilità di discutere ed emendare l’ordine del giorno, per noi la legge 194 è una seria conquista che consente alle donne di affrontare una scelta, spesso dolorosa fatta di lacerazioni morali interiori, in maniera consapevole e che ha dentro di se un germoglio di speranza nell'articolo quinto che impone di rimuovere le cause che porterebbero la donna all’interruzione della gravidanza e di metterla in grado di far valere i suoi diritti di lavoratrice e di madre. La legge 194 è ben più della legge sull'interruzione di gravidanza come dice il consigliere Arboscello".
Le polemiche tuttavia non sono destinate a placarsi. Durante la campagna elettorale la leader di Fratelli d'Italia Giorgia Meloni, che quasi certamente sarà incaricata per la formazione del governo, ha più volte ribadito la tesi dell'aiuto alle donne che hanno deciso di interrompere la gravidanza.
In Italia, è giusto ricordare che secondo le statistiche ci sono undici regioni, molte delle quali governate dal centrodestra, in cui c'è almeno un ospedale con il 100 per cento di medici obiettori (Abruzzo, Basilicata, Campania, Lombardia, Marche, Piemonte, Puglia, Sicilia, Toscana, Umbria, Veneto). Secondo i dati riportati sul sito dell'associazione Luca Coscioni, in Italia ci sono 72 ospedali che hanno tra l’80 e il 100 per cento di obiettori di coscienza.
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