L'artista inglese Rebecca Forster torna in Liguria con una nuova mostra personale di disegni ispirati (come spesso capita per lei) dalla sede espositiva, questa volta una ex lavanderia. Inaugurerà infatti sabato 1 ottobre alle ore 17 ad Albissola Marina l'esposizione, organizzata dall'associazione culturale "Angelo Ruga" insieme al Comune nella Lavanderia via Stefano Grosso 49.
Rebecca ha immaginato che ci siano rimasti dei vestiti di un gigante, quasi come reperti archeologici. Disegni realizzati appositamente per questa occasione, pieni di mappe e dei riferimenti più vari, questi vestiti raccontano storie.
Nel 2018, l’artista ha realizzato una serie di ‘Lettere d’amore al gigante’ che saranno appese dalle travi all’interno della Lavanderia, sede albissolese dell’associazione culturale organizzatrice: sono nodi di carta, seguendo un'antica tradizione giapponese, sui quali i messaggi sono disegnati invece di essere scritti.
Rebecca cerca il gigante da un bel po’, sarà la volta buona che appare a ricuperare i suoi vestiti? Come scrive Fabio Cereda nel testo che accompagna la mostra: «[…] è alquanto improbabile che i giganti si siano definitivamente estinti come i dinosauri. […] Devono pur esserci da qualche parte. Forse aspettano solo il momento opportuno per ricomparire. […] A cogliere lo straordinario nell’ordinario non sono buoni tutti. Lo sono, in genere, gli artisti, specie se un po’ eccentrici e irrituali. Non è un caso che Rebecca queste tracce riesca a vederle e – cosa ancora più importante – sappia farcele vedere, lei che – fra gli altri prodigi di cui è capace – è in grado di mostrarci il disordinato ordine delle mappe cittadine e l’ordinato disordine delle scrivanie di lavoro. Ecco così che la traccia di una presenza reale (per quanto occulta) o comunque possibile dei giganti fa capolino nei suoi disegni: lettere appese come tentativi di intercettare un interlocutore sfuggente e, soprattutto, vestiti di taglia XXXXXXL, ricchi a loro volta di rimandi e suggestioni evocative. Saranno stati semplicemente dimenticati? Oppure si tratta di un invito a spogliarci degli abiti usuali per provare a metterci nei panni (o nelle scarpe) altrui? O è un preannuncio di una futura sorprendente epifania che ce li farà comparire tutt’a un tratto come “mamma li ha fatti”? Se così fosse, sarebbe opportuno fin d’adesso prepararci a una reazione adeguata[…]».
La mostra sarà aperta fino al 27 novembre e visitabile il mercoledì e il venerdì, dalle 16 alle 18, oppure su appuntamento.
Note sull'artista
Nata nel 1960 a St. Albans, Inghilterra, Rebecca Forster si è laureata alla Norwich School of Art, con specializzazione in scultura.
I suoi molteplici interessi per l’arte, l’archeologia, l’architettura, la cartografia, la letteratura, la vita del passato e di oggi, l’hanno portata a soggiornare a lungo a Cipro, in Grecia e in Italia, a Londra e a New York in veste di cacciatrice/raccoglitrice di immagini.
In ogni circostanza il disegno agisce da filo conduttore per la creazione delle sue opere; in carta, nello zinco, nell’ottone o in ceramica, o per terra con i gessetti, l’artista attinge a questa infinita fonte individuale per raccontare nuove storie inaspettate.
Il lavoro di Rebecca Forster è stato esposto in mostre personali e collettive dal 1985, all’estero e ampiamente in Italia, inclusa la Liguria. In particolare ha tenuto la mostra personale Il cartografo e la ceramista ad Albisola nel 2007, seguita da Catturati nelle reti a Celle Ligure nel 2008, partecipando in zona anche a diverse mostre collettive.