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Attualità | 22 settembre 2022, 17:53

Funivie, nuovo incontro tra istituzioni e sindacati: "Il Governo lavori al ripristino: è urgente e non più differibile"

Sindacati, Comuni di Savona e Cairo, Provincia e Unione Industriali scrivono al Mims mettendo in evidenza le questioni occupazionali legate al riavvio dell'infrastrutture ma anche quelle legate alla viabilità sulla Sp29

Funivie, nuovo incontro tra istituzioni e sindacati: "Il Governo lavori al ripristino: è urgente e non più differibile"

L'intervento diretto del Ministero per le Infrastrutture e la Mobilità Sostenibile è "urgente e non più differibile" per tornare quanto prima a veder muovere i vagonetti funiviari che collegano il porto di Savona agli stabilimenti della Val Bormida.

Lo hanno richiesto ancora una volta, in una lettera indirizzata ai ministri Giovannini e Orlando, i sindacati confederali (Cgil, Cisl e Uil), i Comuni di Savona e Cairo insieme alla Provincia e anche l'Unione Industriali savonesi che nella giornata di oggi si sono riuniti a Palazzo Sisto in un nuovo appuntamento del tavolo di coordinamento provinciale concernente la vertenza delle Funivie Spa.

L'allarme è infatti suscitato dallo stallo in cui si trova la vicenda, impantanatasi anche nella crisi di governo apertasi a livello nazionale che porterà alle elezioni di domenica prossima, 25 settembre. "In particolare - sottolineano i vari componenti del tavolo nella loro nota ai ministeri - esistono emergenze sulle quali è necessario intervenire immediatamente e per le quali sono indispensabili risposte ancor prima dell'avvio della nuova legislatura e dell'insediamento del nuovo Governo".

Tre sono le principali criticità segnalate per titoli, non solo dai sindacati che da tempo tengono alta l'attenzione sul destino dei circa 60 lavoratori coinvolti dalla vertenza.

A partire dall'imminente scadenza degli ammortizzatori sociali e l'assenza di tempi e procedure certe per il loro rinnovo, una situazione "resa ancora più complicata a seguito dell'effettiva revoca della concessione a Funivie Spa a seguito della quale bisogna individuare ed attuare le procedure di passaggio di tutti i contratti di lavoro in forza alla Società Funivie Spa alla gestione commissariale", passando poi per il ritardo nell'avvio dei lavori di ripristino della linea, "previsti per l'inizio dell'estate e fermi perché mancano le risorse economiche per la realizzazione dei lavori propedeutici al ripristino dell'impianto", fino alla mancanza degli appositi emendamenti richiesti all'ultimo decreto sulle Infrastrutture "attraverso le quali attribuire al commissario la necessaria dotazione economica per la realizzazione dei lavori citati al punto precedente e degli ulteriori interventi comunque propedeutici alla ripartenza dell'impianto".

E proprio sulla figura del commissario, per cui pare prescelto l'attuale presidente dell'Autorità di Sistema Portuale Emilio Paolo Signorini, enti e sindacati puntano l'attenzione: "La sua nomina ufficiale, che ci auguriamo essere davvero imminente, rischia di essere effimera senza che egli venga messo nelle condizioni di poter operare al meglio".

Non solo con queste premesse le entità firmatarie dell'appello sottolineano l'urgenza di un intervento governativo. Anche la viabilità preoccupa, in quanto l'importanza dell'impianto "green" costituito dai vagonetti sarebbe pure quella di alleggerire il traffico pesante sulla Sp29 del Cadibona: "Il flusso dei mezzi pesanti, soprattutto con l'avvicinarsi della stagione delle piogge, potrebbe provocare, come già successo in passato, situazioni di forte disagio e pericolo. I tempi di ripristino della linea funiviaria, a maggior ragione se si annunciano più lunghi del previsto, non impediscono l'utilizzo del vettore ferroviario per il trasporto del fossile e delle altre rinfuse, utilizzo che deve essere incentivato e accelerato senza ulteriori esitazioni" concludono sindacati, comuni, Provincia e industriali.

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