"Niente scherzi dal governo uscente e in carica solo per gli affari correnti: sui decreti attuativi per le concessioni balneari deciderà il prossimo governo". A ribadire la posizione della Lega all'agenzia Dire è il coordinatore del Carroccio in Liguria, Edoardo Rixi, deputato uscente e ricandidato dal centrodestra nel collegio uninominale della Camera di Liguria ponente.
"Nell'ultimo consiglio dei ministri abbiamo votato contro e ci siamo rifiutati di fare i decreti attuativi con questo governo, in cui abbiamo dovuto mettere una pezza alla sentenza del Consiglio di Stato, mentre soprattutto il M5s ha cercato di creare difficoltà all'intera categoria fin dall'inizio- argomenta Rixi- vogliamo aspettare un governo di centrodestra, con un mandato pieno da parte dei cittadini, per chiudere definitivamente la vertenza con la soddisfazione delle 30.000 imprese che lavorano nel settore".
Nessun derby con Fratelli d'Italia sulla paternità della battaglia. "Anzi - ribatte Rixi- spero che ci diano una mano a risolvere un problema che ci ha portato al rischio di veder sequestrati interi stabilimenti balneari". La battaglia della Lega, è chiara: "Le spiagge e gli stabilimenti devono restare alle aziende italiane- ribadisce l'ex viceministro alle Infrastrutture - è un tema su cui crediamo e per il quale tutto il centrodestra ha dimostrato una sensibilità diversa rispetto a quella del governo Draghi. La posizione che ha avuto la Lega, non solo con il ministro Garavaglia che ha minacciato le dimissioni, ma con tutti i nostri esponenti di governo è stata coerente e determinata: siamo dovuti intervenire a gamba tesa per stoppare le pressioni di M5s e Pd e dire a Draghi di non andare oltre e aspettare l'insediamento del prossimo esecutivo".
Rixi assicura che "nessuno firmerà alcun decreto attuativo finché non ci sarà il prossimo governo. Peraltro, la firma spetterebbe al ministro del Turismo che è della Lega e non ha nessuna intenzione di firmare alcunché". Secondo il deputato, i balneari sono dalla parte del Carroccio: "Ormai non c'è più nessuna urgenza, la stagione balneare è praticamente finita. Possiamo tranquillamente affrontare la questione nei mesi autunnali per definire criteri e premialità nelle gare per il rinnovo delle concessioni che tengano presenti, una volta per tutte, la continuità aziendale e la piena realizzazione degli investimenti fatti da chi in questi anni si è preso cura delle nostre spiagge e dei nostri stabilimenti balneari. E' un argomento molto delicato e serve il giusto tempo per condividerlo con le categorie".
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