Un milione e 409mila euro in arrivo per il savonese su una parte della richiesta da oltre 7 milioni effettuata al Governo dalla Regione, dopo che ne era stata concessa una prima tranche da 5 milioni.
Queste le cifre esposte dall'assessore regionale alla protezione civile Giacomo Giampedrone in Provincia alla presenza di diversi sindaci in merito all'emergenza idrica.
La richiesta di interventi urgenti finalizzati a contrastare la situazione di deficit idrico era stata formulata da Regione Liguria a luglio scorso dopo la dichiarazione di “alta severità idrica” da parte delle Autorità di Distretto del bacino del Po e dell’Appennino Settentrionale, in cui ricadono rispettivamente i bacini padani e tirrenici della Liguria e ammontava a 7 milioni.
“La richiesta dello stato di emergenza e il suo riconoscimento – ha sottolineato il Presidente di Regione Liguria Giovanni Toti – è stato un passaggio indispensabile per ricevere i finanziamenti e poter così intervenire in modo strutturale rispetto alla grave siccità che questa estate ha colpito il nostro territorio, consentendoci da un lato di rispondere alle emergenze, dall’altro di limitare il rischio che una situazione analoga si ripeta in futuro. Con queste risorse potremmo mettere in campo le opere di somma urgenza così da dare respiro alla nostra rete idrica”.
“L'erogazione di oltre 1,4 milioni di euro per il territorio savonese da parte del dipartimento nazionale di Protezione Civile – aggiunge l’assessore regionale alla Protezione civile – equivale in sostanza alla quasi totalità di risorse necessarie per far fronte a tutti gli interventi proposti. L’istruttoria è stata portata avanti con l’Ato idrico in capo alla Provincia della Savona. In questo modo sono state individuate le opere più urgenti sulla base di livelli di priorità, secondo una logica emergenziale”.
“Stiamo andando sui territori – continua - per condividere il piano e illustrare ai sindaci le istruttorie tecniche sulla base delle quali sono state effettuate le scelte, sottolineando che gli interventi saranno realizzati dai gestori del servizio idrico. In questo caso abbiamo presentato interventi di somma urgenza destinati a evitare il rischio di razionamento idropotabile delle popolazioni”.
Gli interventi previsti a Savona, come tutti gli altri, sono di tipo emergenziale destinati in parte a coprire i costi dell’approvvigionamento con autobotti, fino a interventi più corposi relativi alle interconnessioni acquedottistiche o di pozzi. Secondo una doppia possibilità: da un lato ristorare i gestori che hanno dovuto anticipare i soldi, o per saldare interventi già effettuati, dall’altro per realizzarne ex novo.
Con un intervento particolarmente importante rappresentato dal potenziamento della rete idrica esistente, tramite la nuova condotta di adduzione dal bacino del torrente Sansobbia.
"Siamo andati avanti seguendo una serie di priorità che ho illustrato stamattina qui nella sede della Provincia di Savona ai comuni interessati. Saranno risposte importanti soprattutto per la prossima primavera ed estate con due obiettivi: scongiurare o limitare il più possibile il razionamento dell'utilizzo dell'acqua potabile" ha puntualizzato Giampedrone ricordando comunque che non si tratta di interventi strutturali ma di carattere emergenziale.
A questa prima fase, che coinvolgerà 10 comuni savonesi, seguirà una seconda fase per andare ad intervenire anche nei Comuni che per ora non saranno coinvolti.
Ecco i comuni coinvolti in questa prima fase: Albisola Superiore 130mila euro; Altare 275mila; Carcare 28.500; Cengio 35mila; Dego 349mila; Millesimo 40mila; Savona 398mila; Spotorno 14.180mila; Stella 60mila; Varazze 80mila. Per un totale di 12 interventi (tre a Dego).
"La Regione nella nostra Provincia finanzierà interventi per un milione e 409mila euro, andando a intervenire in criticità maggiori con il sistema commissariale, che permetterà di tagliare i tempi burocratici per arrivare il prima possibile ad avere le opere - ha detto il consigliere regionale Alessandro Bozzano - Questi progetti hanno l'obiettivo di arrivare a evitare in futuro il razionamento dell'acqua, perché non si ripeta un periodo di emergenza come quello che abbiamo vissuto questa estate".
"Grazie a Regione Liguria e all'assessore Giampedrone, per l'attenzione ancora una volta dimostrata al nostro territorio. Come ho detto in conferenza, è necessario accendere l'attenzione anche sulla rete idrica per andare a risolvere le perdite sistematiche che si registrano nel trasporto" ha concluso Bozzano.
Dal rischio siccità si è passati poi anche a parlare dell'attenzione verso fenomeni completamente agli antipodi, come le bombe d'acqua ormai caratteristiche dei nostri autunni e inverni: "Gli scienziati ci dicono che nel futuro vivremo periodi di siccità alternati ad altri dove le emergenze d! dissesto idrogeologico torneranno preponderanti con poco tempo e in un territorio limitato possono cadere a terra oltre 400mm di acqua" ha ricordato Giampedrone.
"La Protezione Civile credo debba lavorare in termini di prevenzione - ha proseguito l'assessore - e farlo per la prossima primavera/estate per prepararsi a ciò che tornerà credo vada in questo senso".