Attualità - 13 settembre 2022, 18:41

Bombarbier, Piaggio Aero e Laerh: i sindacati incontrano il Ministro Orlando. Fiom Cgil: "Ma fa ancora rumore il silenzio del Mise"

Affrontati i temi principali circa il futuro delle tre aziende in stato di crisi: "I lavoratori hanno il diritto di avere certezze"

La visita nel savonese da parte del Ministro del Lavoro e candidato alla Camera per il Partito Democratico, Andrea Orlando, non è stata l'occasione solo per incontrare i lavoratori di Sanac e Bormioli (leggi QUI).

L’occasione è stata infatti utile anche per fare il punto sulle principali vertenze metalmeccaniche della nostra provincia a partire da Bombardier (azienda del gruppo Alstom), Piaggio Aerospace e LaerH.

"Per quanto riguarda Bombardier abbiamo espresso la richiesta di avere garanzie in merito al finanziamento richiesto dalla società al Mise - spiega in una nota Andrea Mandraccia dalla segreteria di Fiom Cgil -, finanziamento necessario per la realizzazione del piano industriale presentatoci ormai un anno fa e che prevede la costruzione di un nuovo capannone destinato alle attività di grande manutenzione".

"Il carico di lavoro sulle attività di service generato da tale investimento, insieme alla produzione delle locomotive DC3 e a quella di parte del nuovo treno a idrogeno, dovrà - ammonisce Mandraccia - garantire allo stabilimento di uscire dalla difficile situazione che si protrae da ormai dieci anni e di tornare a parlare di sviluppo produttivo e occupazionale".

L’assicurazione che Invitalia, società del Ministero dell’Economia, sta lavorando su tale richiesta e che non ci sono problematiche di natura “politica” rappresenta, secondo Mandraccia "certamente un fatto importante, ma serve un’accelerazione per evitare di allungare le tempistiche dell’investimento e mettere quanto prima in sicurezza il sito e la condizione occupazionale delle lavoratrici e dei lavoratori. Così com'è necessario che le commesse, particolarmente quelle di Mercitalia per la produzione di nuove locomotive merci, vengano rapidamente sbloccate per garantire quanto più carico di lavoro fino a che l’investimento non sarà completamente realizzato".

"Il settore ferroviario e quello della mobilità in generale sono centrali e lo saranno per molti anni, tanto è vero che molte sono le risorse del Pnrr destinate a questo settore; crediamo pertanto che questa opportunità debba essere assolutamente concretizzata" aggiungono nella loro nota da Fiom.

Passando poi alla situazione di Piaggio Aerospace e, conseguentemente, di LaerH che di Piaggio è fornitore strategico: "Abbiamo sottolineato - prosegue Mandraccia - come a oggi la situazione nella procedura di inviduazione del soggetto acquirente non abbia avuto gli sviluppi che ci erano stati esplicitati dal commissario Nicastro durante l’ultimo incontro dello scorso 26 luglio. Il prossimo incontro fissato per il 22 settembre sarà importante per capire lo stato dell’arte ma è evidente come un ulteriore allungamento dei tempi, o addirittura la prospettiva di un nuovo bando, sia pericolosi se non vengono quantomeno garantita la liquidità necessaria per continuare ad assicurare quantomeno gli investimenti correnti".

"Rispetto ai carichi di lavoro è stato importante lo sblocco della nuova commessa di sei P180 per il Ministero della Difesa ma rileviamo come lo stabilimento inizi ad essere in difficoltà per la mancanza di materiali - continuano dal sindacato - Bisogna pertanto necessariamente sgomberare il tavolo da qualsiasi ricaduta negativa che l’allungamento dei tempi di vendita può comportare e definire una soluzione industriale in grado di dare chiare prospettive produttive e occupazionali attraverso l'individuazione di una nuova proprietà in grado di fare investimenti necessari per l'attuazione di un nuovo piano industriale".

Un piano che, secondo Mandraccia, "dovrà prevedere il mantenimento degli attuali assets aziendali e dei siti produttivi, il rafforzamento dell'occupazione e possibilmente la reinternalizzazione dei lavoratori e delle attività esternalizzate in LaerH che sono essenziali per la completezza del ciclo produttivo. Si dovrà partire dalle attuali certezze, ossia la produzione dei P180, la definizione dell'iter di certificazione del P1HH e l'attività nel settore motoristico, sia produttivo che manutentivo".

"Infine ricordiamo ancora una volta come i piani industriali debbano essere discusse nelle sedi opportune, e da questo punto di vista il silenzio del Mise rispetto alle tante sollecitazioni arrivate non è certamente positivo. Si tratta anche di una questione di rispetto per centinaia di lavoratrici e di lavoratori che, dopo anni di preoccupazioni, hanno il diritto di avere informazioni certe sulla vertenza che li coinvolge. Lo stesso vale ovviamente per i lavoratori di LaerH, il cui destino deve essere legato a quello di Piaggio" conclude Mandraccia.


Redazione