"Siamo disposti ad investire di tasca nostra ma la follia ha un limite umano, se stiamo spendendo nella squadra e nello stadio lo vogliamo nella disponibilità subito e per un periodo più ampio, un lasso lungo di tempo per avere un ritorno economico dell’investimento".
Non ha usato mezzi termini il direttore generale del nuovo Savona Calcio, l'avvocato Massimo Cittadino durante la presentazione della squadra questa mattina nella sala Mostre "Caduti di Nassirya" della Provincia di Savona.
Una sorta di strigliata all'amministrazione comunale savonese con al centro il bando di gara per la concessione dello stadio "Bacigalupo", ritenuto non soddisfacente per i piani imprenditoriali della cordata romana e per il quale il nuovo "Vecchio Delfino" non parteciperà alla gara proposta dalla Giunta Russo.
"Ce la stiamo mettendo tutta, però le istituzioni non possono far finta che il problema calcio sia solo della compagine che compra la società, va la nostra partecipazione societaria deve aver in primis l’appoggio dell’amministrazione comunale - ha proseguito Cittadino - non abbiamo partecipato al primo bando perché non lo reputavamo interessante, volevamo che la platea fosse aperta agli imprenditori del posto che volessero partecipare e in quel caso avremo ceduto il testimone a chi si sarebbe fatto avanti".
"Non chiediamo al Comune soldi, nonostante gestire una squadra dalla Prima Categoria fino alla serie D sia un bagno di sangue di spese - ha aggiunto l'avvocato - sullo stadio siamo disposti a investire di tasca nostra. Ma pensare che le curve e i distinti siano inagibili ci fa chiedere come mai un capoluogo di provincia non abbia mai fatto un minimo di spesa di investimento. Non possiamo parlare di Eccellenza e Serie D se non abbiamo uno stadio che ci consente di essere protagonisti. Lo stadio è un cadavere ambulante lasciato a se stesso deve diventare un centro di eventi che va al di là del calcio".
Cittadino ha quindi chiesto all'assessore allo sport Francesco Rossello presente in sala, di venire incontro alla società: "A lui chiedo una riflessione: se noi non partecipassimo a questo bando molto probabilmente non parteciperà nessuno, loro avranno uno stadio inutilizzato e noi una squadra che emigra in ogni campo - puntualizza - Non siamo venuti qua per buttare soldi dalla finestra, il progetto deve essere condiviso dalla città e se così non sarà saremo pronti a fare le valigie" ha concluso l'amministratore delegato ricordando anche un progetto legato ad un centro per i disabili.
Non commentando il bando in quanto procedura aperta, l'assessore allo Sport Francesco Rossello non ha comunque chiuso alcuna porta circa eventuali investimenti possibili sulla struttura.
"Abbiamo bisogno di stabilità e di un progetto che dia continuità e riporti il Savona dove merita di essere - ha commentato Rossello - Faccio solo due considerazioni: lo stadio è in quelle situazioni un po' per i tanti 'pacchi' che ci siamo presi nel corso degli anni e anche perché sull'area è presente un vincolo di legge legato al piano di bacino, trovandosi il Bacigalupo in zona rossa esondabile dove non sono possibili interventi di ristrutturazione massiccia. Vogliamo trovare un modo per riaprire lo stadio, non domani ma nei prossimi mesi. Con parte di quegli interventi è possibile cominciare ad utilizzarlo e poi ragionare anche su altre soluzioni".
"Non abbiamo mai pensato di millantare una scalata a chissà quale categoria, abbiamo un progetto in lungimiranza da costruire mattone per mattone - ha replicato ancora Cittadino - sappiamo ciò a cui andiamo incontro e siamo stati richiesti da una grande piazza calcistica del nord, ma sia ben chiaro se questa cordata dovesse partorire questo accordo, noi qua vogliamo rimanerci".
L'intenzione è quindi di dare una prospettiva al progetto, ma molto dipenderà dalle tempistiche con cui si dipanerà la vicenda stadio: "Dobbiamo risolvere il problema, a questo bando però non parteciperemo e ci metteremo a tavolino a lavorare, magari con un incontro risolutivo con l'Amministrazione per chiarire diversi aspetti - ha concluso Cittadino - Lo stadio con 270mila euro non si può ristrutturare totalmente, vogliamo che investendo questi soldi ci sia un minimo di ritorno, sennò sarà un bagno di sangue".
"Sogno tra almeno 5 anni un bel derby tra Savona e Sanremese, che riproponga le antiche rivalità perché questo sport è tema di rivalità e di campanilismo, l'auspicio è che il calcio savonese possa ritrovare presto la categoria che merita. Avere una squadra forte che gira per le regioni vicine è anche un tema turistico importante perché i tifosi si muovono e lo fanno in massa nelle categorie superiori, l'attrattività di una società fa il bene del comparto turistico, di una città come Savona" le parole del candidato di Fratelli d'Italia al Senato nel collegio uninominale 1 Liguria Gianni Berrino presente insieme all'assessore regionale allo sport Simona Ferro.