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Attualità | 29 agosto 2022, 18:55

Emergenza cinghiali, vertice a Celle con la Regione e il Commissario: "Barriere giocano un ruolo importante, si vada avanti con il monitoraggio e con le gabbie" (FOTO E VIDEO)

Comitato cellese per la gestione della fauna selvatica: "E’ emersa ancora una volta la difficoltà nell’affrontare questo problema, le misure della Regione sono ancora da definire, da elaborare a parte la recinzione, però la richiesta è quella di alleggerire la pressione sul territorio"

Emergenza cinghiali, vertice a Celle con la Regione e il Commissario: "Barriere giocano un ruolo importante, si vada avanti con il monitoraggio e con le gabbie" (FOTO E VIDEO)

Gabbie sul territorio ma anche un monitoraggio costante degli ungulati.

Questi i punti principali sul quale si è concentrato il Commissario interregionale Piemonte-Liguria per l’emergenza causata dalla peste suina africana Angelo Ferrari intervenuto questo pomeriggio nella sala consiliare del comune di Celle Ligure per fare il punto della situazione che sta affligendo da tempo ormai i territori non solo del savonese ma anche di tutta la Liguria.

All'incontro hanno partecipato l'assessore regionale e vicepresidente Alessandro Piana, il vice direttore del Dipartimento Agricoltura Federico Marenco, i sindaci di Celle Caterina Mordeglia, Albisola Superiore Maurizio Garbarini e Varazze Luigi Pierfederici, i rappresentanti del Comitato cellese per la gestione della fauna selvatica ed un gruppo di cacciatori.

“Un incontro molto positivo, la presenza di questo comitato e dei sindaci qui vicini è stata molto importante perchè ci da la possibilità di spiegare quali sono le strategie che sono messe in atto, le attività che sono state fatte fino ad oggi e soprattutto mi da anche il modo di capire qual è il polso della situazione dei vari comuni interessati dalla zona rossa” ha detto il Commissario Angelo Ferrari.

Le gabbie sono state installate a Sassello e una nei giorni scorsi a Celle: ma non bastano per risolvere il problema.

“Ho spiegato oggi in maniera molto chiara che ho bisogno di dati importanti per conoscere qual è la situazione dal punto di vista epidemiologico – continua il Commissario - Noi stiamo facendo di tutto , le barriere giocano un ruolo importante ma lo fa anche la conoscenza del dato epidemiologico quindi della situazione di salute dei cinghiali, nel senso se risultano essere positivi o meno al virus, per cui ho richiesto che si vada avanti con questo monitoraggio e con l’utilizzo delle gabbie”.

“Al Prefetto segnalerò degli atti vandalici di cui sono vittime le aziende che stanno lavorando alla messa in posa delle barriere e quindi c’è una situazione che va attenzionata anche sotto questo profilo” conclude Ferrari.

“E’ emersa ancora una volta la difficoltà nell’affrontare questo problema, le misure della Regione sono ancora da definire, da elaborare a parte la recinzione, però la richiesta è quella di alleggerire la pressione sul territorio, sui cittadini, nella vicinanza delle case dei cinghiali – il commento di Giovanni Battista Sirombra del Comitato cellese per la gestione della fauna selvatica – le risposte non sono ancora precise ma è stato rinnovato l’impegno. Ci auguriamo di aggiornarci per vedere quali saranno le azioni operative in questa manovra che in questo momento non sono individuabili”.

“Oggi abbiamo fatto un passo avanti nella conoscenza di tutto il lavoro che è stato effettuato, ci siamo lasciati con l’impegno di rivederci per avere ulteriori aggiornamenti soprattutto per quanto riguarda le varie proposte che sono in campo, anche di modifica della legge nazionale, che oggi inibiscono e non consentono in ambito urbano certi tipi di intervento – puntualizza il Sindaco di Celle Caterina Mordeglia – L’utilizzo delle gabbie è una delle soluzioni e va intrapresa a mio avviso qualunque tipo di azione al fine di scongiurare tutto il pericolo per le persone”.

Diversi cellesi, curiosi di conoscere le azioni che intende intraprendere sia la Regione che il Commissario, visto che questa piaga sta flagellando gli orti vicino alle abitazioni oltre a creare pericoli per l'incolumità, si sono diretti nella sala del comune ma le porte (così come per i giornalisti presenti) sono state chiuse.

  “Questa riunione è stata indetta unitamente al comitato dei cittadini che si sta occupando da qualche anno di questo problema. Il nostro atteggiamento era di confrontarsi per avere delle risposte in modo tale che si potesse poi trasferire le informazioni ai cittadini stessi. E’ da due anni che lavoriamo in questo modo, ci è sembrato naturale rimanere in questo ambito, nulla vieta un domani di fare una riunione pubblica” ha risposto la prima cittadina.

Luciano Parodi

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