Eventi - 26 agosto 2022, 15:35

L'agosto letterario della Fondazione CentoFiori chiude col botto: doppio appuntamento con Nadia Terranova

Saranno la rassegna "Un Libro per l'Estate" a Finale e "L'orto letterario" a ospitare la scrittrice finalista al Premio Strega 2019 con "Addio fantasmi"

L'agosto letterario della Fondazione CentoFiori chiude col botto: doppio appuntamento con Nadia Terranova

Chiuderà domani, sabato 27 agosto a partire dalle 21.15 nella centralissima piazza San Giovanni, la ventisettesima edizione della rassegna letteraria organizzata a Finale dalla Fondazione CentoFiori "Un Libro per l'Estate".

Ospite sarà la finalista del Premio Strega 2019 con "Addio fantasmi" (romanzo da cui è scaturita una pièce teatrale con Anna Bonaiuto), Nadia Terranova, che presenterà il suo romanzo "Trema la notte", racconto di una storia ambientata sullo Stretto di Messina nel periodo del terremoto d'inizio '900 che sconvolse le due città.

È il 27 dicembre 1908. Nicola ha undici anni, vive a Reggio Calabria e sta per addormentarsi nel suo catafalco, in cantina, legato con le funi della Madonna di Messina che si diceva avessero proprietà magiche. La madre, una donna prepotente e capricciosa, lo vuole sottrarre al diavolo e il bambino obbedisce senza protestare, assecondando ogni sua pretesa.

Barbara invece è dall’altra parte del mare, a Messina, arrivata in treno dalla nonna per vedere l’Aida. Sogna una fuga dal padre e non vuole sposare l'uomo «brutto e stupido» scelto per lei. Non vuole essere rinchiusa nella sua casa.

«Un attimo prima di voltare le spalle alla notte, il mare si mosse» e il più devastante terremoto mai avvenuto in Europa rade al suolo le due città.

Nadia Terranova (vincitrice di numerosi premi tra cui il Bagutta Opera Prima, il Brancati e l'americano The Bridge Book Award) attinge alla storia dello Stretto, il luogo mitico della sua scrittura, per raccontarci di una ragazza e di un bambino cui una tragedia collettiva toglie tutto, eppure dona un'inattesa possibilità. Quella di erigere, sopra le macerie, un'esistenza magari sghemba, ma più somigliante all'idea di amore che hanno sempre immaginato. Perché mentre distrugge l'apocalisse rivela, e ci mostra nudo, umanissimo, il nostro bisogno di vita che continua a pulsare, ostinatamente.

Nel pomeriggio di oggi, 26 agosto, la scrittrice, che vanta collaborazioni con le pagine culturali di Repubblica e de La Stampa oltre a curare la rubrica "K" sulla rivista Linkiesta e "Sirene" su Vanity Fair, sarà ospite anche della rassegna "L'orto letterario" di Loano, curata sempre dalla Fondazione CentoFiori.

Redazione

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