Un evento che attira intorno a sé migliaia e migliaia di persone, specialmente se all'interno di un piccolo borgo abitato, è quasi fisiologico possa creare diverse situazioni da gestire con estrema cautela e dovizia di dettagli. In particolare circa la sicurezza.
E' il caso del "Viaggio nel Medioevo" di Finalborgo, in vista del quale il sindaco Frascherelli ha emesso un'ordinanza apposita, sostanzialmente contro la vendita di alcolici, per limitare possibili problemi di ordine pubblico e degrado.
Una misura che si unisce all'attivazione di un Coc "in loco", gestito dalla Polizia locale insieme alla Protezione Civile, che però ha fatto storcere il naso all'associazione organizzatrice del Centro Storico.
Non tanto per il fine in sé, quanto per il testo riportato in premessa (leggi QUI): "La moltitudine di giovani che lavora nell'associazione, prima ancora di ogni articolo, c'è rimasta veramente male leggendo il testo dell'ordinanza, quasi si è sentita umiliata - spiega la presidente Maura Firpo - È giusto si capisca che tutti questi ragazzi che dedicano il loro tempo libero all'organizzazione, e che ci hanno pregato di tornare a organizzarlo, lo fanno per il senso dello stare insieme che si crea in questi giorni e creare un'atmosfera unica dove nascono legami duraturi e ci si possa divertire tutti in maniera 'sana'. Questo ci deve fare riflettere".
"Siamo d'accordo con le ordinanze, le abbiamo chieste anche noi nel tempo e sempre nel solco della collaborazione che c'è col Comune per garantire quattro giorni di serenità non solo ai giovani ma anche alle tante famiglie che vengono in Borgo già dal pomeriggio per portare i loro bimbi alle tante iniziative pensate per loro - aggiunge la presidente - Purtroppo però, ultimamente, ciò che traspare dalle ordinanze è una realtà di questi giorni diversa da quanto accaduto negli anni passati, dove abbiamo sempre messo la sicurezza al primo posto".
"Qui si lavora tutti insieme come un unico organismo, senza differenze di età o ruolo per creare il senso di gruppo e rendere questa rievocazione una festa del popolo a tutti gli effetti".
Vedi la felicità di chi viene nei loro occhi, vivono il Viaggio come una festa e attraverso loro voglio mandare un messaggio: cercate anche voi coi vostri comportamenti di far sì che l'immagine della manifestazione non sia quella che traspare.