Eventi - 22 agosto 2022, 12:25

“Alassio, la culla dei Campionati del Mondo ‘82”: la mostra di Giuseppe Mantovani con gli Azzurri che ci fecero sognare

L’esposizione con le immagini inedite del ritiro ad Alassio della Nazionale che vinse il titolo mondiale in Spagna è allestita nell’area adiacente al Muretto e sarà visitabile lunedì 22 agosto

Indelebile il ricordo della Nazionale di calcio che quarant’anni fa vinse la Coppa del Mondo in Spagna, soprattutto per gli alassini che videro in ritiro nella città del Muretto la squadra al completo, prima della loro partenza. Questa sera, lunedì 22 agosto, Alassio farà rivivere a cittadini e turisti quei magici momenti attraverso la mostra allestita da Giuseppe Mantovani nell’area adiacente al celebre Muretto dal titolo “Alassio, la culla dei Campionati del Mondo ‘82”.

Una splendida selezione di foto inedite scattate dal fotoreporter alassino Giuseppe Mantovani, all’epoca incaricato dall’agenzia Ansa di documentare tutti i momenti relativi ai dieci giorni di permanenza degli Azzurri nella città del Muretto.

Si potranno rivedere gli atleti durante gli allenamenti presso lo stadio Ferrando, davanti a migliaia di curiosi che facevano a gara per accaparrarsi un posto sulla gradinata, Bearzot in conferenza stampa, il mitico Paolo Rossi, o Antonio Cabrini, il più bello e atteso dalle ragazze.

Furono giorni di attività intensa, ma indimenticabili – spiega Giuseppe Mantovani -. Il ritiro ad Alassio era blindato, ma tutti cercavano in qualche modo di poter vedere gli Azzurri anche solo per un istante. Gli atleti della Juve andavano per la maggiore, ma le attenzioni femminili erano tutte per Antonio Cabrini. Per i quattro mesi successivi alla sua permanenza qui, ho continuato a vendere sue foto”.

In ritiro, gli atleti non potevano uscire liberamente per fare vita notturna, ma secondo i racconti di Mantovani, qualcuno aveva trovato il modo di trasgredire, “non tutti, ma alcuni di loro andavano all’U-brecche, ma non si potevano fotografare”.

Le immagini che testimoniano quel ritiro mai dimenticato dagli alassini sono un patrimonio che ha rischiato di andare perso, durante un allagamento degli spazi in cui erano archiviati, a metà degli anni ’80. Sebbene le pellicole (all’epoca non c’erano le macchine fotografiche digitali) fossero completamente danneggiate, con lungimiranza Mantovani decise di non gettarle. Le conservò in un luogo asciutto per lungo tempo fino a che non si rese conto che, asciugandosi, si poteva tentare un recupero. “Con un lungo e paziente lavoro, siamo riusciti a scollarle e fare delle scansioni, risultando ovviamente imperfette. Grazie ai programmi di correzione fotografica però, siamo intervenuti e il risultato è eccellente”.

Abbiamo impiegato 2 anni e mezzo di lavoro per recuperare questa importante documentazione storica di un evento che non dimenticheremo e che sono felice di poter mostrare anche a chi non c’era ancora”, conclude Mantovani.