Savona - 13 agosto 2022, 17:30

Savona, in un limbo il bando per lo stadio Bacigalupo: il comune verso una nuova gara? Si allungano le tempistiche

A luglio era andato deserto e dopo una sorta di accordo trovato tra il Savona gestione Mordeglia e l'Ati Rugby/Veloce, le dimmissioni dell'ex presidente hanno lasciato la procedura in stallo. Cosa farà la nuova proprietà?

Nel turbillon di novità che circolano di ora in ora intorno al nuovo corso del Savona Calcio, tra le dimissioni dell'ex responsabile del settore giovanile Alessandro Grandoni e del mister Davide Girgenti, l'arrivo di Ermanno Frumento e il fuggi fuggi di diversi calciatori, resta ancora in dubbio la questione legata alla gestione dello stadio Bacigalupo.

Dopo la manifestazione d'interesse presentata dalla passata gestione del presidente Leonardo Mordeglia e dall'ati composta dal Savona Rugby e dalla Veloce, il bando di gara si è chiuso il 14 luglio (con la commissione che si è riunita il 20) con un nulla di fatto. Nessuno dei due soggetti aveva infatti presentato un'offerta.

La procedura aveva previsto la convocazione del Savona Calcio e dell'Ati e in un incontro in comune sono state chieste le motivazioni del perché la gara è andata deserta. In quell'occasione sarebbe stato specificato che le due realtà non sarebbero state in grado di presentare un'offerta da soli ma che intendevano invece presentarne una mettendosi insieme.

Chiusa la gara infatti le società, come stabilito dalla procedura, comunque sia possono unirsi dando poi il via ad una trattativa privata presentando un progetto legato al capitolato.

Il 27 luglio però, il presidente Mordeglia ha rassegnato le dimissioni e da quel momento il comune, che ha mantenuto aperto la procedura, non ha più ricevuto informazioni dalle società sportive, una delle quali, il Savona, è persino passato di mano a nuovi proprietari.

A questo punto o la cordata romana del neo presidente Sebastiano Cannella trova un accordo con il Savona Rugby/Veloce oppure il comune dovrà dar vita ad un nuovo bando con le tempistiche che rischiano di allungarsi di un ulteriore mese.

La nuova proprietà per l'impianto di via Cadorna ha riposto grande interesse e aspettative come confermato nella conferenza stampa di presentazione: dall'organizzazione di grandi eventi musicali ed artistici, al rifacimento dello stadio con particolare attenzione alle curve attualmente inagibili passando per progetti sociali che coinvolgano anche le scuole.

Con il progetto, definito avveniristico e innovativo, che, secondo quanto annunciato, verrebbe svelato in un incontro a fine mese coinvolgendo anche l'amministrazione comunale. Ma con una procedura aperta o una nuova gara da bandire è difficile che possa trovare il benestare dell'amministrazione.

IL BANDO

La giunta comunale aveva approvato il documento preliminare per la progettazione relativo agli interventi di risanamento e ripristino delle parti ammalorate per complessivi 241mila 500 euro che dovrà sostenere il futuro gestore, e ha qualificato lo stadio come impianto senza rilevanza economica.

Lo scorso giugno inoltre, era stato stabilito a carico dell'amministrazione, l'assunzione diretta degli oneri necessari alla manutenzione del manto di gioco in erba (era stato affidato l'incarico alla cooperativa Il Rastrello per una cifra che si attesta sui 32mila 700 euro) ed una compartecipazione alla spesa relativa alle utenze dell’impianto, pari ad un rimborso forfettario annuo di 20mila euro a partire dal secondo anno di gestione.

I lavori che dovranno essere gestiti dal futuro aggiudicatario della concessione, prevedono il ripristino di tutti i locali presenti sotto la tribuna di via Chiabrera (da cui si accede sia esternamente, sia internamente attraverso il tunnel che li collega al campo di gioco): spogliatoi, magazzini, segreteria, bar, servizi igienici; il tunnel di accesso ai locali sotto la tribuna di via Chiabrera; la tribuna e la gradinata lato via Chiabrera.

Con il ripristino, sono comprese anche opere accessorie riferite a tutta la struttura come gli accessi all’intero impianto, i percorsi di esodo, la recinzione di delimitazione del fossato a protezione della pista di atletica e gli impianti di illuminazione.

Restano esclusi dal progetto la tribuna lato via Cadorna, i locali sottostanti la tribuna lato via Cadorna, le curve e il campetto “Comparato”.