"È chiaro che era il momento per dare un segnale di svolta con dei cambiamenti notevoli, purtroppo la maggior parte di questo cda sono persone distanti dalla realtà savonese che non comprendono le necessità e le realtà cittadine".
Non è contento della riconferma dell'attuale cda di Tpl, avvenuta nell'assemblea dei soci di martedì scorso, il consigliere comunale Pietro Santi che non le ha mandate a dire, nonostante la scelta dell'attuale consiglio d'amministrazione sia spettata alla giunta Ilaria Caprioglio (visto che il comune di Savona ha la percentuale di quote più alte rispetto agli altri soci) nella quale lui era assessore ai lavori pubblici.
"Non ho mai messo becco sui nomi come la maggior parte dei membri della giunta uscente. Sono scelte che non mi sono mai appartenute" ha proseguito il capogruppo di Toti per Savona.
Va controcorrente invece rispetto ai sindacati e ad alcuni membri dell'assemblea dei soci, sulla conferma di Giovanni Ferrari Barusso, direttore dell'azienda di trasporto pubblico locale, che però rimarrà comunque nei quadri con un altro ruolo.
"Mi sento di dire con estrema sincerità che l'unica persona che meritava di essere riconfermata è il direttore Giovanni Ferrari Barusso, persona molto attenta alle problematiche dei cittadini - puntualizza Santi - più volte quando sono stato assessore gli ho segnalato disservizi e ha sempre dato risposte risolvendo le problematiche segnalate".
Il cda quindi continuerà il suo lavoro fino all'approvazione del bilancio 2022 indicativamente nel marzo-aprile del prossuno anno e nel frattempo dovrebbe essere scelto il futuro direttore generale che però verrà assunto tramite un bando di concorso.
"Non so che accordi ci sono stati, sono molto lontano da quelle stanze non sono in grado di sapere la realtà e giudicare" ha concluso il consigliere comunale savonese.