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Sport | 10 agosto 2022, 12:55

Savona Calcio, la nuova proprietà tra progetti e polemiche: "Visione lungimirante, le istituzioni però ci mettano la faccia". Ma scoppia la bagarre sul Settore Giovanile (FOTO e VIDEO)

Strappi, prospettive e ambizioni nella mattinata di presentazione della cordata romana

Savona Calcio, la nuova proprietà tra progetti e polemiche: "Visione lungimirante, le istituzioni però ci mettano la faccia". Ma scoppia la bagarre sul Settore Giovanile (FOTO e VIDEO)

Inizia col mare mosso la navigazione del gruppo "Vela Srl" alla guida del Savona Calcio. C'era attesa per comprendere quali fossero i presupposti e i progetti dellla nuova società subentrata nelle ultime ore dopo le dimissioni del presidente Mordeglia.

A scaldare l'atmosfera della conferenza stampa di presentazione è stato il discorso Settore Giovanile, su cui forte è stato il confronto tra le posizioni assunte dai nuovi dirigenti e l'impegno finora messo in campo dai responsabili Grandoni Fiorito.

A far scattare la scintille le dichiarazioni del presidente Sebastiano Cannella il quale, pur sottolineando come si tratti della componente "trainante di una società", ha annunciato come il nuovo progetto di giovanili "in realtà partirà a marzo, quando finirà il campionato" senza smantellare quanto fatto e ritrovato ma "non secondo le nostre idee, non vogliamo sia un qualcosa fatto 'tanto per'".

Parole come detto non gradite ad Alessandro Grandoni che ha difeso il proprio operato dell'ultimo anno "dove siamo passati da 3 a 6/7 leve pronte, messe in piedi con serietà anche nei confronti dei genitori".

"Nelle trattative il Settore Giovanile non è entrato perché ci è stato espressamente chiesto al momento dell'acquisizione di salvare la prima squadra come priorità, tutte le nostre energie le abbiamo spese per salvare il Savona Calcio - ha quindi replicato il presidente - Vogliamo un settore che abbia un suo valore, non costruito giusto per accontentare qualcuno".

Non solo scintille però. Si è infatti parlato di com'è nata la trattativa e dei progetti futuri, dalla vicenda legata al "Bacigalupo" fino ai rapporti con le istituzioni, chiamate a "metterci pubblicamente la faccia, dire quali siano i loro impegni finanziari a favore della città" soprattutto con un richiamo all' "onere e dovere" rispetto alle strutture.

Tre gli indirizzi principali su cui la proprietà si è inserita in base alle caratteristiche cercate dai vecchi soci, come ha spiegato l'ex vicepresidente Umberto Maddalena: il brand Savona Fbc 1907 acquistato nella giornata di ieri, una continuità sportiva con quanto costruito in questo primo mercato condotto dal ds Grabinski e da mister Girgenti, questi ultimi ringraziati per il loro aiuto nell'aver "permesso di guadagnare più tempo possibile mantenendo la squadra intatta", infine una certa solidità economica.

"Avevamo in piedi altre trattative - ha affermato Cannella - ma abbiamo scelto Savona in base al suo pedigree, al suo passato, perché merita molto di più della Prima Categoria, e ci piangeva il cuore a vedere uno stadio tra i più grandi della Liguria chiuso in quelle condizioni. Capiamo la tifoseria se è scettica, questo è un gruppo che vuole rivalutare il Bacigalupo e portare eventi interessanti e importanti per la crescita della città".

Su questo tasto ha battuto anche il neo direttore generale, Massimo Cittadino: "Il mondo del calcio è fatto di parecchie delusioni perché molta gente si avvicina e millanta. Per noi è una scommessa imprenditoriale, pur non promettendovi mari e monti ma il nostro impegno costante e indefesso per questa città. E' un'esperienza che inizia con un certo handicap ma ci metteremo tutto il nostro entusiasmo: la vostra sinergia e la vostra collaborazioni sono improcrastinabili e indispensabili".

Tra i principali obbiettivi della nuova cordata è stato quindi posto particolare accento sul recupero del "Bacigalupo" ma anche sulla parte sportiva: "Nel nostro piccolo abbiamo le nostre ambizioni ma vanno inseguite passo dopo passo - hanno affermato i dirigenti - Certo non può esistere poi un progetto calcistico avulso dal contesto sociale".

Infine il tanto atteso focus sugli obbiettivi sportivi, nocciolo della questione per i tifosi. Raggiungere la Serie D resta un'intenzione, ma la nuova dirigenza ha messo subito in chiaro alcuni concetti. 

"I giocatori non dovranno venire qui per gli ingaggi ma per l'onore di indossare questa gloriosa maglia" ha detto il presidente Cannella, con il dg Cittadino a fargli da eco: "Un monte ingaggi come quello attuale non è nemmeno immaginabile in Prima Categoria, ma ci siamo impegnati a mantenere gli accordi presi finora".

Mattia Pastorino

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