Doveva essere un motteggio scherzoso e invece ha attirato la reazione spropositata di un cameriere. A raccontare l'episodio è una turista di Biella che, dopo una cena in un locale, si è ritrovata faccia a faccia con uno sproloquio misogino attinto dalle retrovie del pensiero. La signora ha consegnato il proprio sfogo ad una lettera firmata che ha indirizzato a NewsBiella.it: "Finalmente un giorno al mare, il mio primo bagno, il primo sole - racconta - Mi trovo a Varazze in pieno centro, sul lungomare, e dopo aver trascorso due orette circa in spiaggia a crogiolarmi un po’ decido insieme al mio compagno e ad un nostro amico di recarmi in uno dei noti ristoranti di Varazze. Consumiamo un ottimo pranzo il tutto servito da un cameriere straniero e sino a qui nulla di male".
Ecco che scatta l'episodio: "Arrivato il momento di concludere con un caffè - prosegue la donna - il cameriere che, sino a quel momento non aveva proferito parola, serve prima il mio compagno, poi il nostro amico e infine me. Io con molta diplomazia e cortesia e un pizzico di umorismo gli chiedo: 'ma non dovrebbe esser servita prima la donna?'. Non che a me importasse tanto, ma eticamente dovrebbe essere così; non glielo avessi mai chiesto...".
Così la signora ricostruisce quel momento: "Apre la bocca ed inizia ad infierire contro le donne denigrandole e considerandole 'nulla' e continua affermando che la donna non arriva ad essere neanche l’ultima ruota del carro. Rimango alquanto basita da tutto ciò che ha detto usando anche un tono quasi arrabbiato… Mi chiedo, come essere umano a prescindere dal sesso, ma nel 2022 devo sentire queste cose? Ma è modo di fare?".
Conclude la lettrice: "Scrivo questa mia piccola nota di disappunto, perché ritengo che in una società civile questo atteggiamento mentale sia contrario a qualsiasi natura umana".