Era uno degli ultimi comuni che ancora avevano resistito in questo periodo di crisi idrica senza necessità di un atto formale che evita se gli sprechi.
Invece, arrivati a fine luglio, anche a Finale si dovranno limitare gli usi impropri di acqua potabile non solo più seguendo il buon senso ma un'ordinanza sindacale.
"Sono stato costretto ad adottare quest'ordinanza non perchè non vi sia acqua a Finale Ligure in questo momento, ma perchè i livelli raggiunti sono quelli che di solito si hanno a fine agosto" spiega il sindaco Frascherelli.
Nell’intero territorio comunale, compreso il demanio marittimo, con decorrenza immediata e sino alla revoca della presente Ordinanza sarà quindi vietato il prelievo e il consumo dell’acqua dalla rete idrico-potabile per: irrigazione e innaffiatura di orti, giardini, prati e aiuole dalle 6 alle 22; irrigazione e innaffiatura delle aree pubbliche a verde o alberate la cui mancata irrigazione non comporti l'irrimediabile perdita di consistente valore del verde, oppure valutando una compatibile contrazione degli orari; l'utilizzo delle docce e rubinetti di prossimità al bagnasciuga, nonché l'utilizzo di tutte le docce sulla spiaggia dalle 10 alle 12 e dalle 14 alle 16; lavaggio di cortili, piazzali, terrazze, cavedi, superfici pavimentate; lavaggio di veicoli a motore al di fuori degli autolavaggi autorizzati; riempimento di piscine, sia interrate, sia fuori terra (anche gonfiabili); riempimento di vasche da giardino e fontane ornamentali.