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Attualità | 29 luglio 2022, 08:56

Compie 50 anni la rievocazione storica di Giustenice: "Al passo coi tempi, ma senza snaturarsi"

Un tuffo nel passato che dal 1972 riporta la località dell'entroterra pietrese in pieno Medioevo. E quest'anno ritorna l'assedio al Castello

Nel 1956 la 1^ rappresentazione della presa

Nel 1956 la 1^ rappresentazione della presa

50 anni e non sentirli: la rievocazione storica di Giustenice, in programma da questa sera fino a domenica 31 luglio, raggiunge un traguardo da record ed è pronta a celebrarlo con un evento speciale.

L'edizione 2022, infatti, riabbraccerà le origini riproponendo l'assedio e la conquista del Castello giusteniese da parte della Repubblica di Genova, evento che intorno alla metà del 1400 ha rappresentato la fine del Marchesato del Carretto sopravvissuto ancora per qualche anno, ma con grande fatica, dopo quella sconfitta.

"La prima rappresentazione risale addirittura al 1956, una manifestazione poi interrotta poiché aveva assunto una connotazione più teatrale che storica - svela Pier Giorgio Morro, pronto a raccontare le origini dell'evento - la continuità vera e propria è arrivata nel 1972 grazie ad un gruppo di volontari che hanno lavorato tutto l'inverno precedente alla creazione di corazze di cartone, alabarde di legno e di vestiti confezionati dalle sarte del paese. La grande intuizione di queste persone, che facevano capo alla Pro Loco della Val Maremola che univa i Comuni di Magliolo, Tovo e Giustenice, è stata poi quella di ricostruire i carriaggi e le bombarde fedelmente riprodotte in legno. Da qui nasce la rievocazione storica che prende spunto dai fatti avvenuti nel 1448".

"La manifestazione ha avuto la capacità, grazie a chi ci ha preceduto, di rimanere al passo coi tempi e soprattutto di evolversi anno dopo anno - continua - quando l'assedio e la presa del castello, che dopo 50 anni andremo a riproporre con tutte le attenzioni del caso, non erano più riproducibili per motivi di sicurezza (era infatti prevista la presenza del pubblico tra le rovine del castello ndr), gli organizzatori storici sono stati in grado di trasformare l'evento senza snaturarne il contenuto. Ed è così che nei primi anni '80 è stato istituito il palio dei carri con la sfida tra le cinque contrade del paese. I carri non sono un caso: si tratta di un riferimento all'antica casata dei Sassoni, da cui derivano nome e stemma dei marchesi del Carretto".

"Nei primi anni '90 è stata inoltre introdotta la cena medievale con ambientazioni di vita rurale e contadina". Tra le innovazioni, seppur per un breve periodo, anche l'inserimento del calcio fiorentino: "Risale alla metà degli anni '90, purtroppo nel tempo si è dovuto sospendere per una questione di sicurezza: non vi era infatti alcuna forma assicurativa in grado di coprire i partecipanti".

"La manifestazione è di caratura storica e si è sviluppata su studi che hanno portato alla riproduzione fedele delle armature - spiega ancora Morro - Corazze ed elmi sono state realizzate nel Friuli, a Maniago, mentre le alabarde sono state confezionate dai fabbri ferrai del paese. Per lo svolgimento della cena medievale, invece, stoviglie e ciotole arrivano da San Gimignano: il tutto è confezionato da una ditta appositamente per la rievocazione di Giustenice".

Un'organizzazione certosina, dunque, rivendicata con orgoglio: "Sia a livello di rievocazione storica che di palio siamo stati assolutamente i primi in Liguria - evidenzia ulteriormente Morro a nome degli ideatori dell'evento - siamo poi stati il primo gruppo storico a muoversi, inizialmente per la Liguria ma anche fuori regione, con la capacità di vestire oltre 100 costumanti e un esercito armato di oltre 50 armigeri. Un impegno che negli anni è valso l'attenzione della TV nazionale, con più di un passaggio sui canali Rai: qualcosa che per un piccolo paese come il nostro è certamente una vetrina non da poco".

"Concludo con un ricordo ed un augurio - dichiara infine Piergiorgio Morro - il ricordo va a chi questa manifestazione l'ha intrapresa, l'ha migliorata negli anni e l'ha resa quella che è oggi. Un pensiero, a tal proposito, va a chi oggi non c'è più. L'augurio, anche azzardato, è quello che i più giovani possano prendere esempio da questo cinquantennale per far sì che vi possa essere una continuità e che nel 2072 si possa festeggiare il centenario".

Non resta quindi che attendere poche ore per un tuffo nel passato che farà rivivere a Giustenice l'assedio da parte dei genovesi, culminato con la presa del castello e la resa del Marchese del Carretto. A quel punto ci sarà spazio solamente per la lettura da parte di capitan Fregoso delle condizioni imposte dalla Repubblica di Genova dopo la vittoria: il trasferimento a Genova del Marchese, quello dei soldati divenuti prigionieri all'interno del castello de La Pietra, l'innalzamento del vessillo della Repubblica di Genova sulla fortezza giusteniese prima della distruzione di quest'ultima. Infine l'equa divisione del bottino tra tutti i soldati vittoriosi, un'eventualità sulla quale in molti ancora oggi nutrono dubbi sull'effettiva realizzazione.

Domenica, alle ore 19, durante la manifestazione sui 50 anni dalla prima rievocazione storica, l'amministrazione dedicherà, proprio sulla piazza medioevale di San Michele, una targa in ricordo di tutti i volontari che in questo mezzo secolo hanno messo a disposizione della comunità impegno, dedizione e conoscenze.

"Nelle nostre comunità molte attività vengono mantenute in vita proprio grazie al volontariato e questo gesto, da parte dell'amministrazione comunale di Giustenice, è dedicato a loro", sottolinea il sindaco Mauro Boetto, evidenziando l'importanza del traguardo.

Alla breve cerimonia parteciperanno ospiti delle principali istituzioni, sindaci del territorio, il presidente della Provincia Pierangelo Oliveri, oltre ai rappresentanti del consiglio regionale, del Parlamento e il nuovo Prefetto della provincia di Savona, Enrico Gullotti, appena insediato.

Roberto Vassallo

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