Politica - 28 luglio 2022, 19:26

Verde pubblico a Finale. Per la minoranza "manca una filosofia arborea". Guzzi: "Un mito da sfatare"

Con una mozione "Le Persone al Centro" chiedevano una migliore valorizzazione del patrimonio "anche con un architetto paesaggistico". La replica dell'assessore: "Mai nessuna Amministrazione ha investito tanto"

Si è tornati a parlare di verde pubblico, tema sempre molto sentito nella cittadina rivierasca, nel Consiglio Comunale di Finale.

A sollevare l'argomento una mozione de "Le Persone al Centro", basata su tre punti fondamentali: l'osservanza del regolamento comunale sul verde pubblico, l'idea di piantare un albero ogni nato e, soprattutto "la creazione di un piano di ripiantumazione che possa riqualificare a livello arboreo Finale in maniera organica, integrata, magari anche avvalendoci di un architetto paesaggistico che può trovare una chiave nuova per valorizzare determinate aree", come ha spiegato il consigliere Paolo Folco.

"Non un modo per far polemica ma un richiamo all'importanza del patrimonio arboreo, di salvaguardarlo, possibilmente di incrementarlo e creare zone di vivibilità in chiave turistica" ha aggiunto il consigliere d'opposizione, trovando un appoggio nella collega del gruppo "Per Finale", da sempre molto attivo e attento sulle tematiche ambientali, Tiziana Cileto.

L'appoggio all'idea di una sorta di regia professionale nella gestione del verde, non solo nel determinare lo stato di saluto degli alberi ma anche da un punto di vista estetico, sarebbe giustificata secondo Cileto da  una mancanza di "filosofia arborea, una schizofrenia nella scelta delle piante che non ha un ritorno d'immagine" evidente agli occhi dei cittadini. Un problema di percezione quindi.

La risposta dell'assessore Guzzi è arrivata sia in assise che a mente fredda, in un comunicato, dove afferma alcuni concetti parlando anche di "miti da sfatare" circa temi riproposti ciclicamente "senza conoscere le attività intraprese, i finanziamenti messi in campo e i cantieri eseguiti".

"Questa Amministrazione ha concluso nel 2014/2015 un censimento di tutte le alberature del territorio - scrive l'assessore - Dal 2015 ha avviato monitoraggi costanti su tale patrimonio 'inventariato' affidandosi ad agronomi ed esperti del settore. Ogni pianta del nostro Comune ha una sua scheda che ne elenca caratteristiche, punti di forza e di debolezza. In base a queste schede, aggiornate dai tecnici incaricati, si valutano eventuali azioni: messa in sicurezza, prove di trazione, abbattimenti. Quest’anno abbiamo eseguito 36 abbattimenti e 54 ripiantumazioni di varie specie, seguendo una politica della diversificazione delle piantumazioni come suggerito da molti esperti". 

Guzzi ricorda poi gli impegni economici sul tema: "Gli ultimi incarichi di quest’anno ammontano a 285 mila euro per rigenerazione e riqualificazione del verde urbano, monitoraggio delle palme e azioni preventive su palme (solo per quest’anno interventi su 300 palme). Oltre a questo 400 mila euro di appalto triennale per la manutenzione del verde ed 850 mila su base quinquennale per sfalcio bordo strada e cunette. Insomma. Tutto si può dire ma non che non vi sia sensibilità. Senza contare che ogni opera pubblica prevede anche una rigenerazione del verde finanziata con il proprio quadro economico".

"Inoltre - aggiunge - Finale Ligure è riuscita a mantenere gran parte delle proprie palme con impegno tecnico e sacrificio economico. Azioni preventive, investimenti in monitoraggi e verifiche costanti da parte del settore Utc/Aree Verdi. Siamo orgogliosi di questi risultati ma non cantiamo vittoria. Si può fare sempre di più e meglio. E continueremo a farlo".