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Politica | 26 luglio 2022, 14:18

Disabilità, Pastorino (Linea Condivisa): "Bisogni e servizi solo per persone abili. Visione limitata della Giunta Toti"

"E' evidente la completa assenza del tema della disabilità da parte di tutti gli enti e istituzioni"

Disabilità, Pastorino (Linea Condivisa): "Bisogni e servizi solo per persone abili. Visione limitata della Giunta Toti"

Ancora una volta l’Assessore alla Sanità e Presidente di Regione Liguria Giovanni Toti dimostra, come evidenzia dalla relazione di certificazione della Corte dei Conti sul bilancio ligure, notevoli mancanze sull’utilizzo dei fondi europei e nazionali per far fronte alle esigenze delle persone disabili.

«Purtroppo questa vicenda non riguarda solo la nostra regione o solo l’atteggiamento di Toti, la cui giunta è particolarmente assente su queste tematiche, ma è evidente la completa assenza del tema della disabilità da parte di tutti gli enti e istituzioni» commenta il capogruppo di Linea Condivisa e vicepresidente della Commissione II Sanità Gianni Pastorino.

«Oggi alle ore 8 ho presenziato ad una verifica di funzionamento di un servoscala per una donna disabile che vive al Biscione, sulle alture di Genova - continua Pastorino - Si tratta di una situazione che va avanti da anni e che impedisca ad una persona, in possesso di una sedia motorizzata, di potersi liberamente muovere e trovare la sua completa autonomia. Si tratta di un sito di edilizia pubblica che con il passare degli anni ha visto una progressiva alienazione della stragrande parte dei suoi appartamenti ma che rimane in possesso di ARTE di circa il 20%. La cosa più straordinaria è che in quest’area vengono fatti lavori di ristrutturazione edilizia completa e non si riesce ad avere una progettualità efficiente per eliminare le barriere architettoniche che nel Biscione sono particolarmente evidenti.

Dopodiché ho affrontato l’ormai annosa vicenda della costituzione di una classe di prima elementare, presso la scuola “Duca degli Abruzzi” al Lagaccio, composta da 24 bambini di cui 7 disabili e 3 con gravi disabilità. Una vicenda straordinaria che viene affrontata dai vertici scolastici regionali soltanto attraverso l’interpretazione normativa e non attraverso la straordinarietà, appunto, e la necessità di assicurare la miglior inclusione possibile, la garanzia di apprendimento per i bambini e le bambine e di svolgere con serenità e serietà il proprio lavoro per il personale scolastico.

Due episodi che dimostrano come la disabilità sia vista in maniera riduttiva nella nostra società e che, al di là delle parole, i bisogni abitativi, educativi e sanitari vengono visti, interpretati e realizzati solo per le persone abili»
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