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Attualità | 26 luglio 2022, 16:06

"Il simbolo della fede", nella cappella dell'ospedale S. Paolo inaugurata un'opera dedicata agli operatori sanitari (FOTO E VIDEO)

L'artista Paolo Giallombardo l'ha donata al nosocomio savonese in onore dei medici, infermieri e operatori socio sanitari che in questi due anni e mezzo hanno dovuto far fronte alla lotta contro il Covid

"Il simbolo della fede", nella cappella dell'ospedale S. Paolo inaugurata un'opera dedicata agli operatori sanitari (FOTO E VIDEO)

"Il simbolo della fede". Questo il titolo dell'opera dedicata a tutti gli operatori sanitari che hanno lottato e stanno lottando contro  pandemia. 

Il maestro Paolo Giallombardo lo ha donato all'ospedale San Paolo di Savona in onore dei medici, infermieri e operatori socio sanitari che in questi due anni e mezzo hanno dovuto far fronte in prima linea all'emergenza sanitaria. 

L'opera è stata posizionata nella cappella del nosocomio savonese ed inaugurata alla presenza dell'artista, del direttore sanitario Luca Garra, i primari di Malattie Infettive e Medicina Interna Marco Anselmo e Lionello Parodi ed è stata benedetta dal Vescovo Calogero Marino.

 

 

"Purtroppo i pazienti in questi mesi colpiti dal Covid rimangono da soli e non hanno avuto la possibilità di avere i loro congiunti vicino - ha detto il primario Anselmo - Ci dicono di tenere duro e questo il messaggio che è stato dato con l'opera. Speravamo che la pandemia durasse meno ma siamo qua ancora a lottare".

"L'ho fatto con il cuore per ricordare ciò che state facendo e ciò che è stato fatto" ha continuato l'artista Paolo Giallombardo.

 “Sono stati mesi lunghi e difficili, tutti i nostri operatori sono stati messi a dura prova. Con orgoglio possiamo dire che, nel momento della difficoltà, hanno dimostrato grandissima dedizione, professionalità, spirito di sacrificio. Grazie a loro è stato possibile superare i momenti più difficili della pandemia e regalare a tutti un nuovo filo di speranza” il commento della direzione di ASL 2.

Il simbolo della fede: l'illustrazione dell'opera

Drammatiche maschere di uno spietato carnevale giacciono ai piedi della Croce. Il Coronavirus dilaga, impazza, vuole un insaziabile tributo di vite umane. L'artista non può tacere. L’argilla diventa il giusto mezzo espressivo per denunciare un mondo che è improvvisamente diventato sofferente e privo di luce. Paolo Giallombardo comunica il proprio dolore, lo incide sulla materia per imprimere il sacrificio di medici e infermieri nelle mascherine bianche in lotta contro il virus che sta divorando il mondo. L'inquietudine che contraddistingue l'opera è evidente: i simboli rappresentati sul decoro ceramico riassumono sofferenza, smarrimento e incertezza per il futuro. L'ombra del contagio dilaga. Il Crocefisso, con le Sue braccia spalancate, ci indica che l'amore di Dio è un amore difficile, soprattutto nei momenti tragici ma rappresenta l'unica salvezza. In basso, con dolente ironia, l'autore ricorda le pacifiche forme che servivano per celare, in un tempo che ora appare assurdamente remoto, l'Allegria dei volti con l’auspicio di poter presto tornare alla normalità dei giorni sereni. I gialli e i rossi ricordano un'epoca solo in apparenza lontana. Riappare la speranza. Paolo Giallombardo trasforma in arte il suo simbolico messaggio di fiducia e di speranza nella vita.

Luciano Parodi

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