Attualità - 25 luglio 2022, 07:45

Cgil Savona: "Servono risposte immediate per le crisi industriali e gli investimenti del Pnrr"

La nota del sindacato

"C'è bisogno di risposte immediate a partire dal mese di luglio e con interventi strutturali, per portare a termine le soluzioni per le crisi industriali savonesi e gli investimenti del Pnnr". 

Cosi commenta la Cgil Savona che aggiunge: "In Italia da troppo tempo il Parlamento non si specchia più nel Paese, quello reale, quello che per vivere ha bisogno di lavorare, quello che pur lavorando è povero, quello che avendo lavorato una vita anche in pensione non riesce a mettere insieme il pranzo con la cena, quello delle infinite diseguaglianze, quello delle incertezze date dalle precarietà, quello delle tante morti sul lavoro". 

"Un Parlamento fatto di partiti che si sono dimenticati del valore del Lavoro, del valore dei lavoratori delle lavoratrici e dei pensionati. Gli ultimi vent'anni hanno fatto registrare una rottura profonda tra mondo del lavoro e politica, a tutti i livelli, nazionale, regionale e locale". 

"La frattura si è determinata sull'incapacità di vedere le condizioni materiali, i bisogni, le necessità dei lavoratori, delle lavoratrici, dei disoccupati e dei pensionati. Una frattura che è diventata una voragine negli ultimi anni, in cui soprattutto sul tema dei diritti, la politica ha calpestato e peggiorato norme e leggi. Inevitabilmente questo si è tradotto in una crisi di rappresentanza, in una incapacità della politica di dare risposte ai bisogni delle persone soprattutto sui temi generali: diritti, sanità, scuola, sviluppo, ambiente e lavoro. Anzi quando se ne sono occupati hanno peggiorato la situazione di milioni di lavoratori". 

"Basta guardare i dati Istat diffusi il mese scorso: record di lavoro precario, oltre l'80% dei nuovi contratti in Italia è precario e discontinuo, e questo dato racconta non solo delle condizioni materiali delle persone, a partire dalla condizione salariale, ma anche della qualità del lavoro. Se si vuole provare a dare una risposta alla crisi della rappresentanza e della partecipazione occorre partire da qui, partire dai bisogni delle persone, ripartire dal lavoro e dai lavoratori". 

"Non è assolutamente vero che non ci sia voglia di partecipazione, tutt’altro, Ma la partecipazione si attiva quando si è visti nei propri bisogni e nelle proprie aspettative. E questa crisi non riguarda solo la politica, ma anche il sindacato confederale, perché le trasformazioni del lavoro (digitale) e non solo (una su tutte quella ambientale) sono state tante e saranno ancora di più nei prossimi anni. Quindi è necessario recuperare il tempo perduto in questi ultimi anni. Come? Il compito del sindacato è quello di rappresentare e tutelare i lavoratori, le lavoratrici, i pensionati e i disoccupati attraverso la contrattazione, e perché no anche i lavoratori autonomi. Rappresentarli e migliorare la vita nei luoghi di lavoro, ma anche fuori dai luoghi di lavoro, proprio perché siamo un sindacato confederale, siamo anche soggetto di cambiamento generale". 

"È necessario che la politica ritorni a mettere al centro della propria azione il lavoro. Contrariamente continueremo ad allargare questa voragine tra cittadini e politica" conclude la Cgil Savona. 

Comunicato stampa