Attualità - 23 luglio 2022, 15:50

Decreto Funivie, la crisi di Governo e il rischio di "stallo". Causa, Cisl: "Preoccupazione enorme"

"Noi chiederemo la chiusura di questa pratica infinita e che qualcuno dica cosa vuole fare di questo impianto"

"La nostra preoccupazione è enorme, grazie ai parlamentari savonesi ma chi deve agire non agisce, non è certo di aiuto che sia caduto il Governo e questo ci preoccupa ancora di più".

Il segretario della Fit Cisl Danilo Causa ha espresso tutta la sua perplessità sul futuro di Funivie, visto che con la crisi di Governo e lo scioglimento delle camere, il decreto a favore del ripristino dell'impianto e l'emendamento per migliorare lo stesso con alcune modifiche e aggiunte, rischia di non vedere la luce.

Proprio martedì scorso in Provincia era stato fatto il punto della situazione sull'infrastruttura funiviaria con la presenza del presidente Pierangelo Olivieri, il senatore della Lega Paolo Ripamonti, il deputato del Pd Franco Vazio, i sindaci di Savona e Cairo Montenotte Marco Russo e Paolo Lambertini e le organizzazioni sindacali.

I parlamentari savonesi avevano infatti pronto l'emendamento che avrebbe "migliorato" di fatto il decreto con al centro il completamento della funzionalità dell'infrastruttura, nuovi poteri al commissario, il presidente dell'Autorità Portuale Paolo Emilio Signorini con i suoi compiti ben dettagliati, la nomina di un sub commissario e implementare i fondi per tutelare la cassa integrazione e per l'ammodernamento della rotta funiviaria.

L'emendamento avrebbe dovuto "sbarcare" nella Commissione Trasporti mercoledì e giovedì scorsi ma chiaramente la crisi di Governo e tutto quello che è scaturito, ha di fatto slittato i lavori a martedì prossimo con la preoccupazione però (come già era stato paventato nell'incontro con la stampa a Palazzo Nervi) che in questo momento tutto rimanga fermo al palo.

"Noi chiederemo la chiusura di questa pratica infinita e che qualcuno dica cosa vuole fare di questo impianto, se ci credono andiamo avanti, qui c'è un'azienda savonese (la società Port Wire Rail. ndr) pronta ad acquisire tutta la gestione delle funivie, delle ferrovie ma pare che non interessi a nessuno" ha continuato Causa.

"La cassa integrazione al massimo arriva fino alla fine dell'anno, bisogna fare una valutazione sugli ammortizzatori sociali. Bisogna avere certezze su quello e sul futuro di questa azienda" conclude Causa.