"Gli Uffici delle Dogane della provincia di Savona sono sotto organico. Esiste il rischio concreto che le attività all’Aeroporto di Villanova d'Albenga, nella Piattaforma APM/Reefer di Vado Ligure e nel Porto passeggeri di Savona siano bloccate. La mancanza di personale rischia di trasformarsi anche in un problema di sicurezza per lavoratori e utenti". Lo affermano in una nota Andrea Pasa, Segretario Generale Cgil Savona e Giancarlo Bellini, Segretario Generale Fp Cgil Savona.
"Al forte incremento delle attività nei due porti e nell'aeroporto di Villanova non corrisponde l’adeguamento delle dotazioni organiche delle dogane dove mancano diverse decine di unità di personale - prosegue la nota - Questa situazione, ormai cronica, rischia di compromettere gli investimenti faraonici che interessano queste realtà produttive. E proprio per questo desta ancora più stupore il disinteresse delle aziende maggiormente interessante, come appunto l'Aeroporto e soprattutto il Terminal di Vado Ligure, le due realtà alla quali la carenza di organico delle Dogane rischia di creare il maggior danno".
"Oggi sul tema dogane si è svolto un incontro nel quale erano presenti il Comune di Vado Ligure, di Savona e la provincia di Savona, l’Autorità Portuale e le organizzazioni sindacali confederali e del pubblico impiego. Le istituzioni locali presenti all'incontro si sono impegnate ad agire sulle Dogane attraverso il Ministero competente e, a seguire, sulle imprese interessate".
"Nel contempo le Organizzazioni sindacali chiederanno ancora una volta l'intervento del Prefetto al quale il responsabile delle dogane aveva assicurato risposte entro il mese di giugno, cosa che puntualmente non è si è verificata. Il sindacato quindi continua la mobilitazione con lo stop dello straordinario del personale delle Dogane per tutte le attività e servizi in tutta la provincia di Savona".
"La provincia di Savona ha diritto di vedersi riconosciuto il numero di occupati necessari a garantire le attività doganali e di conseguenza gli altri servizi al territorio senza mettere a rischio lavoratori, utenti e investimenti" concludono Pasa e Bellini.