Attualità - 20 luglio 2022, 08:51

La colonia addormentata sogna che torni il "Sorriso dei bimbi" (FOTO e VIDEO)

Ad Alassio la struttura del comune di Busto è tenuta viva dallo storico custode presente dall'83: prima di lui c'erano i genitori. Anche la spiaggia ha bisogno di interventi. Il rischio per il futuro

La colonia “Sorriso dei bimbi” di Alassio è chiusa. L’unico cartello che campeggia sul cancello rigorosamente serrato e che testimonia la presenza di bimbi è quello degli orari della scuola materna di Alassio.

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Sì perché la colonia del Comune di Busto Arsizio quest’anno e lo scorso, da settembre a fine giugno, è stata data in affitto alla scuola dell’infanzia di Alassio, la cui vecchia struttura è stata demolita. E in attesa della nuova, i bimbi sono stati trasferiti nell’immobile sulla collinetta di Alassio. L’intenzione è quella di affidare in gestione la colonia a qualche società. Esattamente come nel periodo pre-Covid quando la colonia era gestita da un gruppo che l’aveva adibita in parte a colonia in parte a soggiorno per famiglie. La decisione era stata presa in accordo con gli eredi della famiglia Borri: la struttura secondo la volontà della famiglia sarebbe dovuta essere destinata a minori e senza scopo di lucro, ma considerato il calo demografico dei ragazzi e il cambio di cultura che ha dirottato i piccoli utenti dalle colonie a vacanze differenti con nonni o genitori, era stata destinata anche a soggiorni per famiglie.

E la decisione aveva dato i suoi frutti. Ma dopo il Covid tutto è stato rivisto. Un dato da valutare: è dalla fine degli anni Ottanta che la “Sorriso di bimbi” conta sempre meno iscritti, se si considerano i 300 bambini di tanti anni fa. (VIDEO)

Interventi di ristrutturazione

Sta di fatto che la bella struttura che domina l’intero golfo e la Gallinara necessita di lavori. Primo tra tutti la costruzione di un ascensore, poi il rifacimento delle camerate grandi che verrebbero ristrutturate e ridotte a stanze più piccole con bagno in vista dell’alloggio di famiglie e il rifacimento dell’impianto di riscaldamento al secondo e terzo piano. Tra l’altro per questi interventi sono già stati approvati i progetti. Inoltre andrebbero effettuati interventi di manutenzione alla facciata.

Il custode

Attualmente la struttura è tenuta viva dal custode storico, Danilo Maffone, che sorveglia la colonia dall’83 e aveva ereditato il lavoro dai genitori che per 70 anni l’hanno custodita sin dal 1952, anno della fondazione. «Dall’1 luglio – spiega Danilo Maffone – sono in pensione e sono in attesa di risposta dal Comune di Busto Arsizio per continuare a salvaguardare la struttura».

La spiaggia

Altro capitolo, la spiaggia o meglio le spiagge. I bambini della colonia utilizzavano un arenile esattamente in fondo alla passeggiata del lungomare. La spiaggia è stata ceduta attraverso una permuta al Comune di Alassio che l’ha trasformata in spiaggia libera.

D’altra parte anche questa necessita di interventi di manutenzione. «Una grossa mareggiata – prosegue il custode – l’ha distrutta e ora andrebbero rifatte le cabine e anche la zona sovrastante, la passeggiata a mare». La spesa è notevole. Così il comune di Busto ha effettuato con l’amministrazione di Alassio una permuta con una spiaggia limitrofa ai bagni don Bosco, spiaggia tra l’altro già attrezzata con cucina e bar e anche più vicina alla colonia che farebbe risparmiare agli utenti della colonia 300 metri di passeggiata. Non solo.

L’ex arenile si trovava in una posizione scomoda, soggetta a mareggiata e quindi in progressiva riduzione, invece l’attuale spiaggia del comune di Busto Arsizio è maggiormente protetta.

Interrogazione in consiglio comunale

Tra l’altro lo status delle colonie di Busto Arsizio, Alassio e Aprica, era stato oggetto di un’interrogazione in consiglio comunale del Pd e Progetto in Comune, a firma di Cinzia Berutti.«Per la terza estate consecutiva, a causa della pandemia di Covid-19, le strutture residenziali di Alassio ed Aprica sono rimaste inutilizzate – avevano rimarcato i partiti - Dopo l’iniziativa dello scorso anno legata alla presentazione del libro  curato da Antonella Rabolini ed Ernesto Speroni “In colonia ieri…e oggi” e la mostra del Festival Fotografico Europeo, allestita nella sala del ricamo del museo del Tessile non si è più discusso in pubblico sull’utilizzo a fini educativi/ricreativi né della struttura di Alassio né su di quella di Aprica».

Risultato, "le ultime generazioni di bustocchi rischiano di non conoscere l’esatto valore, economico, storico, culturale delle due strutture che il mecenatismo di illuminati imprenditori bustocchi ha regalato alla città".

In commissione, l’assessore Paola Reguzzoni ha fatto sapere che da settembre la colonia tornerà nelle disponibilità del comune e ci sarà un bando "sufficientemente lungo da prevedere investimenti importanti e una delineazione definitiva dell’utilizzo della colonia e del reparto denominato ex infettivi".

 

Laura Vignati