Riceviamo e pubblichiamo quanto scritto da una nostra lettrice in merito alla vicenda legata al cartello esposto nei giorni scorsi in in via Sant'Ambrogio a Varazze (leggi QUI) e che ha generato una prima reazione (leggi QUI):
Sono venuta per circa 25 anni in Liguria come turista, e nel 2002 ho deciso di trasferirmi qui a vivere.
Volevo rispondere alla signora che dice che vuole rispetto e per nulla maleducazione: beh cara signora, i primi a non avere rispetto dei turisti e di chi decide di venire a vivere in Liguria siete proprio voi liguri, disprezzate i turisti, senza di loro una buona parte delle attività quasi tutte legate al turismo morirebbe di fame, non si dovrebbe sputare nel piatto in cui si mangia.
E chi si trasferisce qui da una qualsiasi parte d'Italia sarà sempre considerato "foresto" e mai accettato da voi liguri, fino in fondo, quindi cara signora, guardi prima il vostro comportamento e poi forse potrà giudicare quello degli altri.
La discussione prosegue con un nuovo messaggio recapitato alla nostra redazione:
Ho letto la lettera della sig.ra in cui si dispiaceva di alcuni apprezzamenti indirizzati agli abitanti di Varazze ed ai liguri in generale. In linea di principio sono d'accordo con la la sig.ra Cardelli ma aggiungo che nelle mie vacanze in Liguria ho avuto modo di ascoltare poco lusinghieri apprezzamenti nei confronti di noi vacanzieri sia lombardi che piemontesi, a cui da parte mia ho sempre risposto in maniera cruda ma corretta senza offendere in generale tutti i liguri ma solamente quelle determinate persone.
Ma questo non mi ha mai portato ha non trascorrere più le mie vacanze nella vostra regione. Sig.ra Cardelli come vede oramai viviamo in un mondo dove non è più l'intelligenza ma l'ignoranza, per nostra sfortuna, a farla da padrona.
Cordiali saluti
GianLuca C., Milano