Politica - 14 luglio 2022, 14:48

Rinvio apertura centro ictus. Arboscello: "Per Toti la colpa del ritardo è dovuta alla fornitura di materiali, ma l’ordine è partito solo l’8 luglio"

"Il Tour della Sanità a Savona? Una passerella. Non partecipo"

Toti scarica la colpa dei ritardi dell’apertura del Centro Ictus sugli approvvigionamenti del materiale, peccato che l’ordine degli arredi sia stato fatto solo l’8 luglio. Quindi, una settimana dopo il 30 giugno, data nella quale era stata promessa l’apertura. Nessun ritardo quindi, ma solo l’ennesima ‘favola’ raccontata ai cittadini”.

Questo l'attacco del consigliere regionale del Partito Democratico, Roberto Arboscello prima della visita all'ospedale San Paolo di Savona del presidente della regione Giovanni Toti.

Il 24 marzo scorso il direttore generale dell'Asl2 Marco Damonte Prioli aveva dichiarato che lo spostamento del centro dal primo piano al settimo nella nuova sede sarebbe avvenuto entro il 30 giugno con un investimento di circa 1 milione e mezzo di euro.

Nella commissione consiliare invece del 23 giugno lo stesso aveva annunciato che i lavori dovrebbero concludersi entro fine luglio, con l'arrivo degli arredi ad agosto e la possibile apertura a settembre.

Il Centro Ictus, oggetto di Ordini del Giorno votati all'unanimità in Consiglio e chiesto con petizione da oltre 12mila savonesi, seguendo gli annunci del Presidente Toti doveva inaugurare nel 2021, poi a marzo 2022, infine a giugno 2022, ma l’ultimo annuncio della Regione parla di settembre a causa del presunto ritardo sugli approvvigionamenti dei materiali. Ora però scopriamo che non c’è nessun ritardo, ma semplicemente, l’ordine per gli arredi non era ancora stato fatto”, dichiara Arboscello.

Di fronte all’ennesima presa in giro nei confronti dei savonesi, oggi non prenderò parte al ‘Tour sanità’ organizzato da Toti a Savona, nonostante l’invito - puntualizza - Lo faccio per protesta, perché non è accettabile una nuova ‘passerella’ comunicativa, mentre i cittadini aspettano un Centro Ictus, la cui apertura è costantemente rinviata con le scuse più fantasiose”.

“Ringrazio i medici, gli infermieri e il personale sanitario che giornalmente con impegno, dedizione e professionalità provano a colmare le lacune della parte politica che sta governando la Liguria in questo momento. Mi spiace non essere presente oggi in questa occasione – prosegue il consigliere Pd -, ma non mancherò di visitare i presidi ospedalieri e sanitari per incontrare il personale sanitario e i medici e confrontarmi con loro, come in passato, sulle criticità e opportunità e sulle tante cose che questa Sanità pubblica ha da fare. Lascio questa passerella mediatica e la compagnia del presidente Toti ai miei colleghi consiglieri regionali che in campagna elettorale tanto si sono spesi sul tema sanitario. Ricordo un pellegrinaggio dei vari candidati consiglieri nei vari territori, con le associazioni che operano a difesa dei diversi ospedali  e dei diritti alla salute dei cittadini, assicurando loro il massimo sostegno. Sostegno che, come fa il presidente Toti, fanno anche loro, è puntualmente disatteso”.

"Questa passerella mette in evidenza come intende interpretare il ruolo di assessore, una sanità che non è altro che un'operazione di marketing e di immagine che non guarda alla sostanza e ai reali bisogni dei liguri - conclude Roberto Arboscello - è una commedia dell'assurdo il suo tour della sanità che parte e ha origine nell'invito in cui scrive che ci invita a visitare il centro ictus che non esiste, quel centro sono stanze vuote dove non ci sono medici, infermieri e neanche arredi, il cui ritardo nelle forniture secondo Toti avrebbe causato il rinvio dell'apertura che era stata promessa entro giugno che ora è rinviata a fine settembre. Non è credibile agli occhi della città di Savona".

Redazione