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Attualità | 09 luglio 2022, 16:01

Tavolo sulla sicurezza regionale, Siap: "I questori delle quattro province continuano a essere esclusi"

Il sindacato autonomo di polizia sottolinea come la scelta, se non sarà rivista, ridimensionerà il ruolo che la normativa attribuisce alla polizia

Tavolo sulla sicurezza regionale, Siap: "I questori delle quattro province continuano a essere esclusi"

Questori delle quattro province liguri ancora fuori dal tavolo sulla sicurezza regionale mentre servono emendamenti per sanare la scelta sbagliata.

Lo sottolinea in un comunicato Roberto Traverso, segretario nazionale SIAP e segretario provinciale genovese.

"Come noto - si legge - la Regione Liguria sta mettendo mano, attraverso il disegno di legge n. 27/109/2022 alla leggi regionali 24 dicembre 2004, n. 28 (interventi regionali per la promozione di sistemi integrati di sicurezza) 

A tal proposito durante l’audizione tenutasi il 16 maggio u.s.  convocata dalla Prima Commissione Affari Generali, Istituzionali e Bilancio del Consiglio Regionale della Liguria (SIAP, unico Sindacato della Polizia di Stato ad essere audito unitamente a CGIL CISL UIL) lo scrivente ha evidenziato l’evidente incongruenza che emerge dal testo relativo all’istituzione del Tavolo della Sicurezza regionale visto che incredibilmente esclude la presenza dei 4 Questori i quali non vengono invitati a partecipare.

Tengo a precisare che in occasione della succitata audizione del  16 maggio, l’intervento dello scrivente si è fortemente concentrato sui contenuti del parere congiunto depositato dal Segretario Generale SIAP Nazionale Tiani e del Segretario Nazionale ANFP Letizia sul contenuto del nuovo testo unificato di numerose proposte di legge inerente le disposizioni per il coordinamento in materia di politiche integrate per la sicurezza e di polizia locale.

Infatti il SIAP ritiene che il nuovo testo dell’art.2 della legge regionale nr.28 del 24 dicembre 2004, che prevede la sostituzione della Consulta con il Tavolo regionale per la sicurezza integrata e la sicurezza urbana, sia un importante strumento tecnico ma naturalmente anche politico che a nostro parere non può assolutamente privarsi della presenza dei quattro questori delle province liguri".

Ancora: "Oggi pertanto ritengo utile ribadire che rilevo con rammarico e preoccupazione che la scelta di escludere la figura del Questore, unico titolare della potestà di emanare le ordinanze per la tutela dell’ordine e la sicurezza pubblica, dal tavolo regionale dove vengono valutati e promossi progetti di sicurezza integrata, deve essere assolutamente rivalutata e la nostra richiesta locale, si trova perfettamente in linea a quanto sostenuto a livello nazionale dal nostro segretario generale in merito alla mancata previsione della partecipazione del questore, nella sua qualità di Autorità Provinciale e locale di Pubblica Sicurezza, alle intese tra Prefetto e Sindaci, circa la rimodulazione degli interventi per la sicurezza urbana, finalizzati a definire le disposizioni necessarie per concretizzare il previsto rafforzamento dello specifico scambio informativo che sarà introdotto dalla legge in fase di valutazione parlamentare.

Detto questo, ci risulta che il primo di luglio u. s.  si sia riunita la competente Commissione regionale che si occupa di valutare eventuali emendamenti sull’argomento e che per ora non abbia ancora preso in considerazione quanto richiesto dal SIAP che, come già reiteratamente denunciato, riteniamo sia estremamente importante per gli equilibri che necessariamente devono essere garantiti per fornire sicurezza ai cittadini.

Per citare alcuni esempi, ricordo l’imbarazzante scavalcamento del NUE 112 (numero europeo per la sicurezza) messo in atto dalla Polizia Locale genovese, distribuendo biglietti da visita ai commercianti e non solo, indicando un utenza telefonica diversa dal 112, alla quale rivolgersi in caso di necessità connesse alla sicurezza.

Ebbene, ci risulta che solo dopo l’intervento del SIAP  il Questore e addirittura la Procura della Repubblica siano intervenuti per arginare un fenomeno a dir poco inaccettabile, visto che il mancato coinvolgimento di alcuni soggetti istituzionalmente competenti sull’argomento sicurezza (per esempio nel caso dei reati connessi allo spaccio di stupefacenti) può compromettere l’esito di complesse indagini in corso.

Naturalmente se fosse già esistito un tavolo regionale sulla sicurezza integrata ma soprattutto se a quel tavolo ci fosse stato anche il Questore di Genova, la folcloristica idea dei bigliettini da visita sarebbe stata cassata immediatamente.

Per riportare un altro esempio significativo utile a dimostrare la nostra tesi cito quanto già evidenziato da tempo dal SIAP in merito all’inaugurazione della nuova centrale operativa della Polizia locale che, come noto, è stata realizzata dal Comune di Genova con i fondi stanziati a favore del Ministero dell’Interno at- traverso il Decreto Sicurezza del 2018.

Ebbene, se si fosse attuato un preventivo coordinamento locale istituzionale (previsto tra l’altro dal DL 14/2/2017 n.24) si sarebbe evitato un evidente corto circuito che renderà disagevole il pieno utilizzo delle potenzialità avve- niristiche della nuova centrale della Polizia Locale, viste le condizioni tecnicamente obsolete e logisticamente disastrate della Centrale Operativa della Questura di Genova che, naturalmente, si trova ad un livello d’inter- vento tecnico decisionale superiore, rispetto a quello della Centrale della Polizia Locale. (Circostanza esplicitata nella relazione introduttiva presentata dalla Prima Commissione regionale ove cita testualmente: “ È bene pre- mettere innanzitutto che la materia dell’ordine pubblico e della sicurezza, con esclusione della polizia ammini- strativa locale, appartiene alla competenza legislativa esclusiva dello Stato...”.

Quindi se il Sindaco Bucci avesse preventivamente condiviso il progetto con il Questore, probabilmente oggi con gli stessi fondi avremmo una centrale all’avanguardia a disposizione di chi garantisce sicurezza ai cittadini, rispettando le competenze in materia di sicurezza sul territorio, così come previsto dalla normativa vigente

Per questo riteniamo assolutamente necessario che la presa di posizione del SIAP venga raccolta al più presto da chi, attraverso specifici emendamenti,  può ancora adesso chiedere la modifica del disegno di legge in argomento e che anche i quattro Questori delle province liguri possano essere invitati al Tavolo della sicurezza regionale 

Ci risulta che lunedì 11 luglio la commissione terminerà i lavori e che successivamente il testo comincerà ad essere discusso in Aula.

Ciò significa che i tempi tecnici necessari alla modifica che il Siap ritiene fondamentale sono ancora a disposizione degli addetti ai lavori  e pertanto auspichiamo che la nostra denuncia venga accolta e recepita da chi di competenza.

Bisogna evitare che le competenze attribuite alla Polizia di Stato dalla normativa nazionale  per garantire la sicurezza dei cittadini, possano essere ulteriormente ridimensionate e condizionate da scelte politiche locali".

Redazione

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