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Attualità | 04 luglio 2022, 18:40

Savona, presidio in piazza Mameli contro il femminicidio e in ricordo di Nadia Zanatta (FOTO e VIDEO)

L'associazione Non Una di Meno ha lanciato forte il grido "di tutte quelle donne che più non hanno voce"

Savona, presidio in piazza Mameli contro il femminicidio e in ricordo di Nadia Zanatta (FOTO e VIDEO)

Aveva appena smesso di piovere come se il cielo avesse voluto salutare la 58enne Nadia Zanatta, uccisa probabilmente nella notte tra sabato e domenica dal marito, il 65enne Antonino Santangelo, che si era suicidato lanciandosi dal quinto piano dalla finestra della sua abitazione.

Questo pomeriggio prima sotto i portici della Banca d'Italia e successivamente di fronte al Monumento ai Caduti in Piazza Mameli a Savona, è stato effettuato un presidio contro la violenza sulle donne e i femminicidi in memoria proprio della ex dipendente comunale dell'ufficio anagrafe.

Un gruppo dell'associazione "Non Una di meno" ha ricordato tutte le vittime liguri di questa terribile piaga al grido "altissimo e feroce di tutte quelle donne che più non hanno voce".

Erano presenti in piazza anche il sindaco Marco Russo, gli assessori Barbara Pasquali, Ilaria Becco, Nicoletta Negro, Francesco Rossello e la segretaria comunale Lucia Bacciu.

La squadra volanti della polizia ieri aveva ricevuto intorno alle 15.00 una segnalazione da parte di una vicina di casa che dopo aver sentito un grande tonfo aveva visto il corpo dell'uomo, agente di commercio in pensione, riverso per terra nel cortile interno del palazzo.

Entrati nel condominio gli agenti, grazie all'ausilio dei vigili del fuoco, sono riusciti ad aprire la porta dell'abitazione chiusa dall'interno con un fermo. Dentro la casa, nella stanza è stato rinvenuto il corpo della moglie, dipendente comunale all'ufficio anagrafe, avvolto in un tappeto sul letto matrimoniale.

Nel tavolo della cucina invece era presente un bigliettino d'addio scritto dall'uomo ai due figli maschi di 30 e 25 anni nel quale diceva che voleva "raggiungere la mamma".

Sul posto la polizia scientifica e il medico legale nei primi accertamenti sul corpo della donna hanno potuto appurare inoltre che erano presenti due colpi inferti da un'arma da taglio, uno sullo schiena e uno dietro all'orecchio sinistro.

Da lì la decisione di sequestrare i coltelli da cucina presenti, uno dei quali compatibile con i segni presenti sulla salma. Nella camera dei figli è inoltre stato rinvenuto un materasso e un paio di pantaloncini intrisi di sostanza ematica. L'abitazione è stata così posta sotto sequestro.

In merito alla coppia, priva di precedenti di polizia, non erano mai stati segnalati pregressi interventi e non si erano verificati, come confermato dai vicini e dai figli, situazioni di conflittualità e problemi di violenza fisica e psicologica. Il rapporto coniugale comunque stava volgendo al termine per decisione della donna e probabilmente l'uomo non aveva accettato quella scelta.

È in corso da parte degli inquirenti quindi l'ipotesi dell'omicidio-suicidio e stanno proseguendo le indagini per chiarire la dinamica dei fatti e ricostruire la vicenda individuando l'ora del decesso e le corrette modalità.

Sul cadavere non sarebbero emersi segni di difesa della donna, ma tramite l'autopsia, disposta sui due corpi dal Pm Elisa Milocco, potrebbero emergere ulteriori dettagli.

Luciano Parodi

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