Non sarà più necessario dover attendere quarantott'ore di tempo per sapere, una volta individuati nelle acque marine parametri di inquinamento e salubrità non conformi a quelli limite di riferimento, se si potrà o meno tornare a fare il bagno in determinati tratti di costa.
Dalla Marina di Andora, dove stamani è stata reinaugurata la boa meteo-marina di rilevamento dati su moto ondoso, temperature e vento (LEGGI QUI) è il direttore generale di Arpal Liguria Carlo Emanuele Pepe a dare l'annuncio di questa importante novità che verrà svelata completamente nei prossimi giorni.
"Le informazioni che raccogliamo - spiega il direttore Pepe - vengono trasmesse al sindaco del comune interessato il quale ha quarantott'ore di tempo per prendere i provvedimenti ed effettuare le verifiche opportune da parte nostra".
A partire dall'11 luglio però questi tempi verranno dimezzati grazie all'impiego di strumentazioni che consentiranno una verifica "efficace ed efficiente" dei parametri di balneabilità consegnando alla Liguria "una bella carta da giocare per l'ambiente, per la salute e soprattutto per il turismo", conlude Pepe.
Al momento poco è dato sapere nel dettaglio, quel che è certo è che tutto ciò sarà possibile attraverso "attrezzature efficienti e di ultima generazione" messe a disposizione dell'agenzia.
Nonostante quest'ultima sia conosciuta principalmente per il meteo, controllo, monitoraggio e analisi occupano l'84% del lavoro complessivo di Arpal. Tra tutte le attività osservate vi è, da aprile a ottobre, per l'appunto, la balneabilità delle coste.