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Sanità | 02 luglio 2022, 12:13

Cannabis terapeutica, il dottor Bertolotto deferito al Consiglio di disciplina: "Ho dedicato tantissimo tempo ai miei pazienti, vederli abbandonati mi fa male al cuore"

L'ex direttore della Terapia del Dolore "paga" le dichiarazioni dei giorni scorsi: "Faccio presente cose che non vanno e questa è la risposta? Meravigliato dal silenzio di Toti"

Cannabis terapeutica, il dottor Bertolotto deferito al Consiglio di disciplina: "Ho dedicato tantissimo tempo ai miei pazienti, vederli abbandonati mi fa male al cuore"

"C'è tanta amarezza. Amarezza perché le dichiarazioni che ho rilasciato derivano dal fatto che questo centro lo abbiamo costruito noi insieme ai cittadini. Per costruire il centro di Terapia del Dolore, negli anni, abbiamo ricevuto 850 mila euro dai privati. Era un bisogno davvero sentito, abbiamo curato decine di migliaia di pazienti".

Il dottor Marco Bertolotto, già direttore della struttura di Terapia del Dolore del Santa Corona recentemente andato in pensione, è stato deferito al consiglio di disciplina dopo alcune dichiarazioni rilasciate a mezzo stampa legate alla gestione attuale a futura dell'ambulatorio al quale ha indissolubilmente legato il suo nome.

"Circa un anno fa mi sono rivolto al direttore generale informandolo che sarei andato in pensione e che c'era bisogno di nuovo personale da formare, da quel momento si sono susseguite risposte affermative ma ad oggi quel personale non c'è ancora - spiega Bertolotto ai nostri microfoni - non è possibile non incavolarsi e fare presente tutto ciò, significa che non c'è attenzione al tema dei pazienti. Non è un caso che sia in corso una class action nei confronti dell'Asl2, l'azienda ha di fatto abbandonato i malati".

Come reso noto nei giorni scorsi, un gruppo di pazienti dell'ambulatorio si è rivolto ad una coppia di legali romani, Lorenzo Simonetti e Claudio Miglio, per tutelare le proprie posizioni (LEGGI QUI). 

"Io immagino che prima o poi ci sarà qualcuno che prenderà il ruolo che è stato mio, ma mi chiedo: chi lo formerà? - ha aggiunto Bertolotto - Io ho dato la mia disponibilità, anche in pensione. Le persone che hanno chiesto di venire a lavorare lì ci sono, ma non so cosa succederà".

Parole che si uniscono al disappunto per lo sviluppo della vicenda legata allo sfogo personale: "Faccio presente cose che non vanno e la risposta è mettermi di fronte consiglio di disciplina per valutare se le mie dichiarazioni mettono in cattiva luce l'Asl? Io che ho tenuto in piedi da solo la gestione della cannabis terapeutica? Semmai sono altri che dovrebbero autodenunciarsi, sono loro che non fanno il loro dovere. Mi meraviglio che Toti, con il suo ruolo di assessore regionale alla Sanità, sul tema non dica nulla: fossi assessore e venissi a conoscenza di una class action, mi interesserei eccome".

Quel che è certo, è che Bertolotto è pronto a far valere le proprie ragioni: "Per quanto mi riguarda sono difeso dall'avvocato Vazio, questa storia non si ferma in un consiglio di disciplina: sicuramente ci saranno delle conseguenze. Io sono dalla parte della ragione, loro da quella del torto sotto tutti i punti di vista e soprattutto da quello dei malati".

"Ho dedicato tantissimo tempo ai miei pazienti, vederli abbandonati mi fa male al cuore. Non tutti possono permettersi di farsi seguire privatamente. E poi mi mandano in consiglio di disciplina..." l'amara conclusione del dottor Bertolotto.

Roberto Vassallo

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