Oggi 28 giugno è stato portato in aula da Fratelli d'Italia un ordine del giorno sui diritti degli omosessuali. "Un testo di un'ipocrisia impressionante ed una discussione strumentale, di propaganda politica da parte del centrodestra", dichiara Linea Condivisa in una nota.
"Il testo discusso in aula e presentato dai Consiglieri Veronica Russo, Stefano Balleari e Sauro Manucci vorrebbe chiedere all'UE di condannare apertamente gli Stati che prevedono il reato di omosessualità (citando solo Paesi-non-europei, ignorando tutte le violente discriminazioni che le persone della comunità LGBTQIA+ subiscono in Polonia e Ungheria, ad esempio) e di evitare di stringere con loro accordi di cooperazione culturale (nessun accenno agli accordi economici o alla vendita di armi a questi Paesi da parte dell'Italia - che si sa, i diritti civili vengono sempre dopo gli interessi privati)".
"Si tratta di un ordine del giorno invotabile - commenta Gianni Pastorino, capogruppo di Linea Condivisa in Consiglio Regionale - Condannare solo i paesi extraeuropei è miope ed ipocrita quando paesi come Ungheria e Polonia ogni giorno calpestano o negano i diritti della comunità LGBTQIA+".
Il documento dovrebbe condannare tutti gli atteggiamenti omofobici che avvengono in tutto il mondo, anche in Europa e in Italia dove, ancora oggi, non c’è una tutela giuridica che garantisca i diritti fondamentali.
"Invece questo ordine del giorno è strumentale e ipocrita - afferma Pastorino – e viene presentato da quella stessa parte politica che qualche mese fa festeggiava ed esultava per la bocciatura del DDL Zan in Parlamento. Dallo stesso partito che ha votato contro la risoluzione del Parlamento Europea che chiedeva a ogni stato membro di garantire matrimonio egualitario e adozioni per le famiglie omogenitoriali. Da chi da sempre si oppone all'inserimento di corsi obbligatori di educazione all'affettività e alla sessualità nelle scuole, usando lo spauracchio della teoria gender (che non esiste)".
"Insomma, Fratelli d'Italia è tra i partiti che meglio rappresentano l'omobilesbotransfobia nel nostro paese, e in merito a questo ODG, insieme a tutte le forze di opposizione, abbiamo ritenuto che la risposta politica migliore fosse non partecipare al voto".
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