"Chi può andare a Savona a fare la visita di controllo, forse potrà vedersi rinnovare il piano terapeutico. Ma quale sarà il futuro per i pazienti impossibilitati a raggiungere il San Paolo?".
La preoccupazione è tanta nelle dichiarazioni che una paziente affetta da Fibromialgia e in cura presso la Terapia del Dolore del Santa Corona ha voluto rilasciare a Savonanews. Parole che giungono a pochi giorni di distanza dal raggiungimento della pensione da parte del Direttore della struttura, il dottor Marco Bertolotto.
"Siamo di fronte ad una situazione in cui i molti pazienti sono stati lasciati a sé stessi" prosegue colei che al momento preferisce l'anonimato e che d'ora in poi considereremo come portavoce di un gruppo di persone in attesa di conoscere gli sviluppi futuri di quella che è sempre stata considerata un'eccellenza della sanità locale.
"A quanto pare anni di cure con il dottor Bertolotto, con relativi referti, sembrano non bastare per chi come me necessita di vedersi rinnovata la possibilità di disporre della cannabis terapeutica - continua la paziente rivoltasi a Savonanews - così alla richiesta di effettuare la visita di controllo a Pietra Ligure mi è stato risposto che, per la terapia a base di cannabis, d'ora in poi ci si dovrà rivolgere esclusivamente a Savona".
A complicare ulteriormente la vicenda, il fatto che al momento la fibromialgia non rientra nell’elenco dei disturbi definiti dai livelli essenziali di assistenza (Lea) del ministero della Salute. Ciò comporta l'assenza di certificazioni di disabilità e il timore della portavoce del gruppo di pazienti è che, a seguito dei cambiamenti in atto nell'azienda sanitaria savonese "la prescrizione della cannabis terapeutica sarà a discrezione del medico che sostituirà il dottor Bertolotto, un medico che ha sempre sostenuto come tale cura fosse adatta per i pazienti affetti da tale patologia".
"Questa situazione incide e non poco sulle mie condizioni di salute, in questo momento non mi rimane nulla se non la disperazione - continua - ho un reale bisogno di curarmi con la cannabis terapeutica, un farmaco vero e proprio: non sono una tossicodipendente come qualcuno mi ha già definito, ho diritto a questa cura".
In aiuto di chi sta lottando per i propri diritti è pronta anche una tutela legale: "Mi sono rivolta a Lorenzo Simonetti, avvocato di Roma facente parte del comitato pazienti cannabis medica: si occuperà della situazione per tutti coloro che vorranno aderire a questa lotta".
Interpellata sulla questione, l'Asl 2 savonese è intervenuta con le dichiarazioni del Direttore Sociosanitario, la dottoressa Monica Cirone: "In merito alle visite presso l’Ospedale di Savona, si informa che questa organizzazione è temporanea e legata all’ottimizzazione dei percorsi che consentirà una maggiore presa in carico dei pazienti".
"Nessun paziente è lasciato a se stesso, stiamo lavorando per organizzare nel modo migliore l’attività che, giustamente, deve prevedere la rivalutazione dei pazienti e l’analisi delle relative patologie - conclude il Direttore Sociosanitario - I medici prescrittori daranno precise indicazioni ad ogni paziente affinché venga indicata la corretta terapia per ogni caso clinico".