Attualità - 23 giugno 2022, 17:12

Piano industriale di Tpl, braccia incrociate di sindacati e rsu davanti alla Provincia: "Alcune parti non sono state condivise"

Lunedì 27 il presidio sotto Palazzo Nervi nel quale si svolgerà l'assemblea dei soci per l'approvazione del piano

Un presidio sotto la sede della Provincia la mattina di lunedì 27 giugno per chiedere di essere ricevuti ed ascoltati prima dell'approvazione del piano industriale nell'assemblea dei soci di Tpl. I sindacati unitariamente e le rsu aziendali hanno deciso di prendere questa decisione dopo che l'azienda aveva deciso di fissare l'incontro con le organizzazioni sindacali e i rappresentanti dei lavoratori solo nel giorno successivo all'approvazione del piano.

"Abbiamo richiesto un'incontro prima di lunedì 27, in cui è stata convocata l assemblea dei Soci di TPL Linea per approvare il piano industriale, piano in cui alcune parti non sono condivise dalle OOSS e dai lavoratori - dice il rappresentante dell'rsu aziendale Giovanni Battista Sirombra - Abbiamo pensato quindi di fare un presidio lunedì mattina sotto la Provincia e proveremo a chiedere di essere ricevuti ed ascoltati. Tutte le sigle sindacali sostengono l'iniziativa".

"La breve presentazione che ci è stata proposta il 26 maggio non è risultata soddisfacente non essendoci stato ufficialmente condiviso nemmeno il testo integrale. In quell’occasione abbiamo appreso che l’azienda, come previsto dalla normativa dell’affidamento in house, possa ridurre i km effettuati del 10,5 % tramite un sub-affido, con l’ulteriore possibilità di aumentare tale percentuale. Inoltre, è necessario approfondire il tema dei servizi aggiuntivi che dovranno essere necessariamente affidati a TPL Linea, come peraltro abbiamo già richiesto da molto tempo" dicono sindacati e rsu.

"Sulla controlleria, che sta diventando sempre più il tallone d’Achille del servizio (sono sempre più gli utenti che utilizzano il servizio senza biglietto e abbonamento), non è stato previsto alcun intervento che possa dare una svolta positiva a questo problema - proseguono - Implementare la controlleria sarebbe fondamentale e a costo zero se non a saldo positivo grazie al recupero dell’evasione, in più una controlleria ben strutturata avrebbe un forte impatto sugli episodi di violenza che ogni anno si moltiplicano sui nostri pullman, probabilmente molti di questi personaggi se avessero la certezza di non poter viaggiare gratis la smetterebbero di violentare il nostro lavoro, importunare gli utenti e costringerli ad utilizzare altre forme di trasporto".

"Per concludere, senza alcuna pretesa di esaustività, essendo i lavoratori quelli che vivranno in prima battuta gli effetti d questo piano industriale, non vorremmo vederci calate dall'alto scelte che condizioneranno la loro vita lavorativa per i prossimi dieci anni" concludono sindacati e rsu unitariamente.