"Da bambino mio padre mi ha insegnato a parlare solo dopo essermi ben informato su un determinato argomento. Un principio semplice, indispensabile per coloro che si affacciano al mondo della politica e alla vita amministrativa. Ancora oggi faccio tesoro di questo insegnamento, a differenza di molti che purtroppo troppo spesso si lasciano andare a sproloqui senza essersi informati". Così Alessandro Bozzano, consigliere regionale di "Cambiamo".
"E’ il caso del gruppo d’opposizione 'Varazze Domani' che oggi ha dato prova della propria inconsistenza su un tema delicato come quello della sanità locale - prosegue l'esponente della maggioraza in Regione - Strano però che ai consiglieri di minoranza varazzina siano sfuggiti i diversi articoli di stampa, pubblicati solo qualche giorno fa, in cui intervengo sul Piano per la distribuzione territoriale delle Case di Comunità in Provincia di Savona, con particolare riferimento ed attenzione al Levante Savonese. E’ più facile pensare che, in mancanza di argomentazioni serie, anche questa volta si siano lasciati tentare dalla strumentalizzazione populistica, cercando di creare tra i cittadini una disinformazione che non fa bene a nessuno se non a chi punta a screditare chi lavora con costanza, impegno e determinazione per il proprio territorio".
"Le provocazioni livide di rivincita stanno a zero, a parlare di chi scrive sono sempre e da sempre i fatti. Proverò invece ancora una volta a chiarire la situazione nella speranza che ciò sia di utilità, specie per la nostra comunità: il Levante Savonese non è un’isola, ma un territorio che omogeneamente anche in tema sanitario fa parte di un complesso sistema di risposta. Esso sarà sede di una Casa di Comunità Spoke, oltre che di un centro di riabilitazione post operatoria per malati neurologici. La valle interna dovrà recuperare al sistema l’ospedale Sant’Antonio di Sassello, quale prima risposta sanitaria per i paesi dell’entroterra. Tutto ciò nella logica di offrire al territorio organicamente inteso la giusta risposta, nell’omogeneità complessiva e soprattutto nel rispetto della dislocazione geomorfologica e di normativa vigente. Le Case di Comunità debbono infatti essere allocate in strutture di proprietà Asl. Se l’immobile dell’ex ospedale di Varazze non fosse stato impropriamente ed inopportunamente ceduto dall’amministrazione Delfino oggi non sarebbe stato cartolarizzato verso Arte Genova. Ci vuole lungimiranza quando si governa cari consiglieri!".
"Solo ieri ho partecipato a un tavolo, da me richiesto, al quale erano seduti i vertici di Alisa, Als2 e Dipartimento sociosanitario, proprio per trovare un percorso ulteriore rispetto a quelli già in essere, per rimettere nel circuito l’ex ospedale varazzino nella logica di risposta specifica a tutto il comprensorio, unitamente al riferimento dell’ospedale Sant’Antonio di Sassello come elemento di presidio ospedaliero sulle aree interne. La risposta sarà qui garantita attraverso la distribuzione di Case di Comunità Spoke, realtà sanitarie più fluide ma non per questo meno efficaci. La sede presa in considerazione per la realizzazione di tale struttura sanitaria è proprio l’ex ospedale di Varazze, che troverà quindi nuova destinazione e sarà salvato dall’abbandono in cui è caduto causa la cartolarizzazione del patrimonio Asl posto in essere proprio per coprire i debiti esistenti al tempo sul sistema sanitario ligure. Il piano prevede inoltre che, al fianco della CdC Spoke, venga realizzato un centro di riabilitazione per malati neurologici. Come già accaduto per l’hub vaccinale realizzato nel palazzetto dello sport varazzino per rispondere alle esigenze del comprensorio, ancora una volta Varazze avrà un ruolo centrale per il comprensorio Levante Savonese. Come sempre le chiacchiere stanno a zero, a contare sono solo i fatti. Del populismo, tra l’altro anche mal posto, ne facciamo volentieri a meno. Sono finiti i tempi" ha infine concluso il consigliere Bozzano.