E' stato approvato quest'oggi in Consiglio dei Ministri l'atteso decreto legge che, tra le altre, semplifica e velocizza le procedure per gli investimenti nelle infrastrutture.
Tra le varie disposizioni assicurato il ripristino della funzionalità dell'impianto funiviario tra Savona e Cairo Montenotte per il trasporto delle rinfuse, fermo dopo i danneggiamenti subiti dall'alluvione del 2019.
"L’intervento sull’impianto, rilevante nell’ambito della portualità alto-tirrenica per la provenienza dei traffici, la peculiarità delle merci trasportate e per la sua interconnessione funzionale con il trasporto marittimo e ferroviario - spiegano dal Mims nella nota che accompagna l'approvazione del CdM -, consentirà di mantenere i livelli occupazionali e di ridurre il trasporto su gomma dovuto all’interruzione della funivia".
"Per assicurare la veloce attuazione del programma dei lavori - si legge ancora - il Presidente dell’Autorità di sistema portuale del Mar Ligure occidentale, in caso di cessazione dell’attuale concessione entro il 31 dicembre 2022 e nelle more dell’individuazione di un nuovo concessionario, provvede alla gestione diretta del servizio per un periodo massimo di 24 mesi".
Ora il prossimo atteso passaggio è quello alle Camere, per il quale i sindacati hanno un chiaro intento: "Bisogna fare in fretta, non possiamo permetterci di aspettare ancora - spiega Simone Turcotto, segretario provinciale di Filt Cgil - Gli ammortizzatori sociali stanno per scadere, la società ha già avviato le procedure di messa in liquidazione quindi è necessario che il commissario per l'impianto venga nominato al più presto, il rischio è di veder slittare altrimenti il tutto a ottobre e non ce lo si può permettere".
Le prossime tappe del cronoprogramma stilato dal ministero e proposto nell'incontro della fine dello scorso maggio prevedrebbero ora, dopo questa nomina, tra agosto e settembre l'assorbimento dei lavoratori da parte della struttura commissariale con una parte dei lavoratori che rientrerebbe a lavorare con il compito di ripristinare l'infrastruttura non oggetto dei danni alluvionali, tra novembre e dicembre la consegna dei lavori con la riattivazione della linea per i collaudi e la ripartenza e, infine, entro dicembre 2024 la presentazione di un nuovo piano industriale e bandire così la gara per l'affidamento della concessione con Regione Liguria quale affidataria dell'infrastruttura in extrema ratio qualora nessuno partecipasse alla gara.