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Attualità | 08 giugno 2022, 18:30

Stabilizzazioni personale sanitario, Cgil Savona: "Non basta, necessario programmare le assunzioni future"

Dai sindacati la richiesta di concludere le procedure concorsuali per Oss e infermieri e di confermare a tempo indeterminato il personale assunto nel periodo 2020/2021 dell'emergenza Covid 19

Stabilizzazioni personale sanitario, Cgil Savona: "Non basta, necessario programmare le assunzioni future"

"Protocollo di intesa con la regione Liguria per le stabilizzazioni. È il primo passo molto importante per l'assunzione di centinaia di lavoratrici e lavoratori nel comparto della sanità dopo due anni di discussione con la Regione Liguria, oltre 140 lavoratrici e lavoratori saranno assunti in Asl 2 e oltre 600 in tutte le aziende sanitarie liguri. Ma non basta". Così in una nota stampa congiunta Cgil Savona, Fp Cgil Sv e Nidil Cgil Sv.

"Ora è necessario programmare le assunzioni future per riempire gli ospedali di comunità e le casa di comunità previste dal Pnrr, per evitare che rimangano  'scatole vuote' senza personale - proseguono dalle organizzazioni sindacali - Per questo i prossimi passi devono essere quelli di concludere le procedure concorsuali per Oss e infermieri e la conferma a tempo indeterminato dei lavoratori e delle lavoratrici (qualche decina) - assunti nel periodo 2020/2021 nell'emergenza covid 19 - che attualmente lavorano in Asl 2 con contratto di somministrazione (interinali) con agenzia, sia nel comparto amministrativo e sanitario - alcuni di loro sono in graduatoria di altre Asl liguri, mentre per gli amministrativi non sono previsti concorsi. Non rientrano in questa stabilizzazione perché dipendenti di agenzia e non diretti Asl, hanno il contratto in scadenza, quindi precari, per questo è importante trovare anche per questi lavoratori e lavoratrici una soluzione che possa garantire dei contratti a tempo indeterminato come Asl 2".

"Inoltre è arrivato il momento che la Regione Liguria inizi finalmente una discussione con il territorio su ciò che è necessario fare per rispondere alle esigenze delle persone, ripristinando i servizi e le attività chiuse o ridotte durante la pandemia: punto nascita di Pietra Ligure e i punti di primo intervento h24 di Cairo Montenotte e Albenga. La Cgil di Savona ribadisce ancora una volta che  è necessario ritornare indietro rispetto alla decisione di trasformare gli ospedali di Cairo e Albenga in ospedali di comunità, perché sarebbe l'ennesima riduzione di attività e servizi. Le case di comunità così come gli ospedali di comunità devono essere 'un di più' delle strutture ospedaliere e non una sostituzione" concludono dalla Cgil savonese. 

Comunicato Stampa

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