Il presidente della Regione Liguria Toti risponde con una lettera alle richieste del sindaco di Albenga Riccardo Tomatis, che si è fatto portavoce delle necessità manifestate dai cittadini da Ceriale ad Andora e tutto l’entroterra sul tema della Sanità: sull’ospedale Santa Maria di Misericordia è nulla di fatto, no al Pronto Soccorso e al Punto di Primo Intervento.
Il primo cittadino commenta: “Questa mattina il presidente Toti ha risposto alla lettera con la quale abbiamo inoltrato la delibera approvata in consiglio comunale sul tema tutela dell'Ospedale Santa Maria di Misericordia e necessità di avere un pronto soccorso funzionante in grado di gestire le emergenze sanitarie del nostro territorio (le altre delibere approvate saranno inoltrate non appena pubblicate)”.
“Spiace constatare ancora una volta l'atteggiamento di totale chiusura del presidente e assessore alla sanità Giovanni Toti che comunica scelte e decisioni già prese sulla sanità pubblica, ma mai condivise con il territorio”. “Invito il presidente a venire ad Albenga, magari con i tecnici che dichiara essere, come lui, a nostra disposizione per affrontare i temi della sanità purché senza speculazioni – prosegue Tomatis -. Sul punto lo rassicuriamo che né da parte mia, né dei rappresentanti del comitato spontaneo pro ospedale, così come neppure da quella dei sindaci del comprensorio e dalle varie realtà associative che si stanno unendo preoccupate per il tema sanità in Liguria, c'è mai stata l’intenzione di strumentalizzare un tema così importante”.
“Saremmo felici, invece, di avere un confronto diretto con il presidente e i suoi tecnici e di avere l'occasione, magari, di mostrare loro e da vicino quale sia la situazione sanitaria del comprensorio ingauno. Purtroppo il pronto soccorso di Pietra Ligure è in seria difficoltà e, con l'estate, la situazione diventerà ancora più drammatica”.
“Nonostante gli ottimi medici presenti, infatti, il numero degli accessi è troppo elevato. Ciò è sintomo, tra le altre cose, di un sistema sanitario che evidentemente non funziona – spiega -. Anche potenziando questa struttura (e temiamo anzi che la realtà sottaciuta vada proprio nella direzione opposta basti pensare che Santa Corona è stato privato del Punto Nascite e del reparto per la terapia del dolore) la situazione, purtroppo, non si risolverebbe. Il territorio di Albenga ha bisogno di un punto dove vengano trattate le emergenze e che il nuovissimo ospedale che abbiamo venga potenziato e valorizzato”.
“Lo abbiamo chiesto in 7 mila in piazza durante una manifestazione alla quale hanno partecipato, lo ricordo al presidente che parla di strumentalizzazioni di Albenga, sindaci, associazioni e cittadini provenienti da tutto il comprensorio e non solo – sottolinea il sindaco -. Recentemente abbiamo avuto modo di incontrare anche altre realtà (imperiese, Valbormida, Genova e La Spezia) e da quella riunione è emerso che il problema della gestione della sanità in Liguria è diffuso”.
“Spero che il presidente Toti si possa presto rendere conto di tutto questo perché, e lo dico con rammarico, oggi appare essere scollegato dalla realtà del territorio e, quindi, non si rende conto delle reali necessità dello stesso”. “Per quel che concerne poi la possibilità, per legge, di aprire o meno un pronto soccorso in un determinato comprensorio – chiarisce -, ricordo che stiamo attendendo la risposta del Ministro Speranza sull'interpretazione del DM 70. Chiediamo anzi (così come deliberato anche durante il penultimo consiglio comunale di Albenga) che anche il Presidente Toti si unisca alla nostra richiesta di chiarimenti”.
“La politica, specie su un tema come quello sanitario, dovrebbe intervenire valutando le caratteristiche delle varie realtà e le necessità delle stesse per tutelare i diritti fondamentali dei cittadini come il diritto alla salute. Forse però a mancare è proprio la volontà politica di fare questa scelta che andrebbe a vantaggio di tutti non solo di Albenga e del suo comprensorio, ma anche di Pietra Ligure”, conclude il sindaco di Albenga.