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Attualità | 30 maggio 2022, 18:15

Astra Cuneo e gli autotrasportatori hanno incontrato Alessandro Morelli, viceministro alle Infrastrutture

Sul tavolo i temi delle infrastrutture locali, con particolare riferimento al cantiere A33, il caro gasolio e la carenza degli autisti

Astra Cuneo e gli autotrasportatori hanno incontrato Alessandro Morelli, viceministro alle Infrastrutture

Nel pomeriggio di ieri, sabato 29 maggio, presso la sede di Astra Cuneo, gli autotrasportatori hanno incontrato il viceministro alle infrastrutture Alessandro Morelli. Presenti anche il Senatore Bergesio e il Consigliere regionale Demarchi.

Sul tavolo i temi delle infrastrutture locali, con particolare riferimento al cantiere A33, il caro gasolio e la carenza degli autisti.

Il viceministro ha relazionato ai presenti lo stato dell'arte del cantiere sulla A33 AT-CN, da cui è emerso che i lavori del lotto Roddi - Verduno verranno completati con 12 mesi di anticipo rispetto al previsto.

Problemi invece riguardano il secondo lotto Roddi - Cherasco, che a causa di questioni burocratiche rischia, se non risolto in tempi rapidi, di bloccare i lavori a tempo indeterminato. Astra, per voce del consigliere Domenico Monge, ha tenuto a sottolineare come questa infrastruttura non possa più essere interrotta e ricordato alle Istituzioni come la sua mancanza generi una perdita per l'economia stimata in 100 milioni di euro l'anno.

Il neo Segretario Generale di Astra Gabriele Bracco si è poi confrontato con il viceministro in merito a due problemi fondamentali del settore: il caro gasolio e la carenza del personale viaggiante. E' emerso con forza che mancano autisti. Il Segretario ha evidenziato come non c'è ricambio generazionale, chi va in pensione non viene sostituito e questa è una situazione che va posta con forza sui tavoli istituzionali. Le nostre imprese sono "Labour intensive", dichiara Bracco. La manodopera professionale rappresenta un aspetto centrale che di certo non può essere sottovalutato e anzi posto al centro del dibattito politico.

Solo attraverso una partnership tra pubblico e privato si potrebbe risolvere il problema, partendo dagli istituti scolastici tecnico professionali, attivando tirocini al termine del percorso di studi, che possano garantire un avvicinamento tra domanda e offerta, e abbassando da 21 a 19 anni l'età per il conseguimento delle patenti superiori. Quest'ultimo aspetto garantirebbe al futuro autista di completare un ciclo di formazione, senza perdere inutilmente 2 anni.

"Bene il bonus patenti", dichiara Bracco, "ma bisogna fare qualche sforzo in più attraverso politiche strutturali che rendano più agevole l'accesso a questa professione prevedendo forme di decontribuzione a favore delle imprese e modificando radicalmente i piani formativi, garantendo il più possibile il contatto scuola lavoro".

Il vice ministro ha rassicurato che in tempi rapidi il bonus patenti verrà attuato dando così un primo segnale importante alla categoria.

Quanto al caro gasolio, il vice ministro ha assicurato i presenti che nelle prossime settimane arriveranno i dettagli attuativi dei provvedimenti approvati di recente.

c.s.

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