Attualità - 30 maggio 2022, 19:00

Funivie, riunione in comune a Savona: non convince il cronoprogramma presentato dal Ministero

Verrà inviata una lettera di preoccupazione al Mims. Sollecitato l'intervento a Toti e agli assessori regionali

Non convince il cronoprogramma illustrato dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, da lì la decisione di inviargli una lettera per esprimere tutta la preoccupazione in merito al futuro di Funivie.

Questo pomeriggio in comune a Savona, i sindaci Marco Russo e Paolo Lambertini di Cairo, Unione Industriali, Provincia, Autorità Portuale e le organizzazioni sindacali hanno discusso del piano del Mims sull'infrastruttura che non ha convinto pienamente soprattutto per quanto riguarda le tempistiche.

La settimana scorsa il Ministero ha indicato il presidente dell'Autorità di Sistema Portuale, Paolo Emilio Signorini, come commissario di Funivie, l'azienda che collega il porto savonese all'entroterra industriale della Val Bormida, fuori servizio a causa dei danni causati dall’alluvione del novembre 2019.

Dopo ripetuti inviti da parte delle diverse entità del territorio, lo scorso 23 maggio si erano incontrati col Ministero le sigle sindacali (Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti), le amministrazioni comunali di Savona e Cairo e la Provincia di Savona ed era stato illustrato il cronoprogramma degli interventi.

A giugno infatti prenderanno il via i lavori di ripristino dei piloni crollati a novembre 2019; tra luglio e agosto la nomina con decreto ad hoc del nuovo commissario per la gestione (dott. Signorini) con una dotazione finanziaria idonea ad affrontare il periodo di transizione; tra agosto e settembre assorbimento dei lavoratori da parte della struttura commissariale con una parte dei lavoratori che rientrerebbe a lavorare con il compito di ripristinare l'infrastruttura non oggetto dei danni alluvionali; tra novembre e dicembre la consegna dei lavori con la riattivazione della linea per i collaudi e la ripartenza.

Entro dicembre 2024 invece il commissario dovrà preparare il nuovo piano industriale e bandire la gara per l'affidamento della concessione e se nessuno parteciperà alla gara l'infrastruttura verrà affidata alla Regione Liguria.

"Vogliamo che anche gli assessori regionali Benveduti e Berrino e il presidente Toti si facciano parte attiva del progetto delle Funivie e vogliamo anche cercare di capire Signorini come andrà avanti nei contatti con il Ministero" ha detto il segretario della Filt Cgil Simone Turcotto.

 

Inoltre la preoccupazione è tanta soprattutto per i lavoratori: i sindacati hanno specificato nei giorni scorsi che se il Mims non dovesse rispettare nei prossimi mesi il programma presentato, per i dipendenti di Funivie dall'1 settembre potrebbe scattare la procedura di licenziamento collettivo.

Le organizzazione sindacali nell'incontro con l'azienda avevano chiesto di approfondire la gestione degli ammortizzatori sociali per garantire la continuità di reddito a tutti i lavoratori fino al completo ripristino dell'infrastruttura.

Il 15 novembre infatti gli ammortizzatori scadranno e senza l'assorbimento dei lavoratori da parte della struttura commissariale per impiegarli nel ripristino dell'infrastruttura, l'azienda non potrà sostenerli.