Se il Ministero dello Sviluppo Economico non dovesse rispettare nei prossimi mesi il programma presentato nell'incontro di lunedì scorso (leggi QUI), per i lavoratori di Funivie Spa dall'1 settembre potrebbe scattare la procedura di licenziamento collettivo.
Questo quanto emerso nell'incontro odierno tra l'azienda e i sindacati. Proprio loro avevano fatto suonare chiaro il campanello d'allarme: approfondire la gestione degli ammortizzatori sociali per garantire la continuità di reddito a tutti i lavoratori fino al completo ripristino dell'infrastruttura.
Ebbene, il 15 novembre prossimo questi scadranno: senza l'assorbimento dei lavoratori da parte della struttura commissariale per impiegarli nel ripristino dell'infrastruttura, l'azienda non potrà sostenerli.
"In mancanza di un intervento del Ministero e risposte sul commissariamento e il ripristino - spiegano i rappresentanti di Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti - quando si arriverà ai 75 giorni dalla scadenza degli ammortizzatori, tempo necessario per la procedura di licenziamento collettivo, si partirà con la mobilità. A questo punto son sempre più importanti le risposte da parte del Ministero che deve fare tutto al più presto per salvaguardare i posti di lavoro dell'azienda".
"Condanniamo ovviamente questa presa di posizione da parte dell'azienda, invitando il Ministero a rispettare quanto ci è stato detto nel precedente incontro" concludono le organizzazioni sindacali.