Nessun riferimento all'avviamento dell'attività, al valore dei beni, a perizie e scritture contabili per calcolare gli indennizzi. Così, a un passo dal gong, le forze di maggioranza del Governo sono riuscite a sciogliere anche gli ultimi nodi sull'articolo 2 sull'efficacia delle concessioni demaniali e quindi in particolare quelle balneari, per presentare il Ddl Concorrenza.
Dubbi restavano appunto sul valore da corrispondere ai concessionari uscenti che non avessero visto confermata l'autorizzazione in sede di bando di gara. Sarà quindi il Governo a fissare i criteri per quantificare questi ristori attraverso decreti attuativi che verranno approntati in un secondo momento.
Confermati invece gli altri punti dell'articolo quali il termine ultimo del 31 dicembre 2023 da derogare per il tempo strettamente necessario alla conclusione della procedura qualora si presentassero criticità oggettive quali un contenzioso o difficoltà legate all'espletamento della procedura.
I prossimi passaggi, a strettissimo giro di posta, sono previsti in giornata in Commissione Industria del Senato e il prossimo lunedì 30 maggio in aula a Palazzo Madama per il voto finale.