Una bellissima storia imperiese che parte da un sogno, sogno che ha una lunghissima storia, più di 100 anni, per la precisione. Un sogno che parla di impegno, passione per il territorio, innovazione, pur sempre nel rispetto delle più antiche tradizioni. È la storia dell’Antica Azienda Raineri di Imperia, operativa nel settore della produzione di olio extravergine di oliva e conserve.
Oggi Raineri è un’azienda moderna, sostenibile ed eccellente che opera in una struttura immersa negli ulivi di Chiusanico, nel primo entroterra imperiese, ma tutto cominciò nel 1910 con Leonardo Raineri. Fu lui che volle aprire una piccola bottega per valorizzare il grande patrimonio della terra ligure: le olive e l’olio. L’impegno e la passione profusa nel corso del tempo, grazie alla guida sapiente di Antonio, figlio di Leonardo, e poi il passaggio, nella seconda metà degli anni ’80, alla famiglia Rinaldi, che ha portato avanti la tradizione aziendale e il marchio con rispetto e spirito innovativo, hanno fatto di un nome un punto di riferimento nel settore.
“Con lo sguardo sempre rivolto al futuro, ma senza dimenticare il passato in cui affondano le radici della nostra azienda, gestiamo l’Antica Azienda Raineri con grande cura e attenzione per il prodotto, perchè desideriamo valorizzarlo al massimo e puntare all’eccellenza, alla qualità altissima”, spiegano i fratelli Chiara e Giacomo Rinaldi con il calore che li contraddistingue. Una famiglia moderna, con idee forti, alla guida di un’azienda solida e ben strutturata.
L’antica Azienda Raineri, che oggi conta 13 dipendenti, di cui oltre il 50% rappresentati da donne, produce olio d’oliva extravergine in diverse selezioni, tutto italiano o 100% da olive taggiasche, in diversi formati e contenitori, e si rivolge ai consumatori che frequentano il piccolo negozio di prossimità, come ai consumatori che preferiscono il supermercato. Tante le catene che si riforniscono presso Raineri, tra cui Coop con la sua pregiata linea Fior Fiore.
Con una produzione che si stima tra i 10 e i 12 milioni di bottiglie all’anno, l’azienda ha diverse certificazioni a garanzia di un ciclo produttivo rispettoso delle normative vigenti che fanno delle referenze a marchio Raineri un fiore all’occhiello delle specialità imperiesi.
“Ci dedichiamo alla valorizzazione del nostro tesoro, ovvero l’oliva taggiasca del nostro imperiese. Le nostre olive denocciolate in olio evo e la nostra ‘Salsoliva’, il paté, sono contraddistinte dal bollino ‘DNA Controllato’, ulteriore garanzia di altissima qualità e controllo”, proseguono i due fratelli.
“Nel Corso del tempo abbiamo attivato diverse collaborazioni virtuose con altre realtà, tra cui il Frantoio di Laura Marvaldi di Borgomaro, “la prima donna dell’olio”, che produce un olio extravergine di oliva senza eguali da oltre due secoli in una terra consacrata all’olivo e al suo frutto più pregiato. Si tratta di un prodotto molto pregiato. In ogni sua goccia di olio è racchiusa la fatica della coltivazione, i terreni scoscesi puntellati dai muretti in pietra, la cura meticolosa nella raccolta, la frangitura rispettosa dei tempi dettati dalla natura. Una linea di prodotto straordinaria e ‘firmata’, che rivolgiamo al mondo della ristorazione”.
La famiglia Rinaldi dedica una particolare attenzione anche alla lotta allo spreco alimentare e lo dimostra l’adesione al circuito “Too Good to Go”, l’app nata in Danimarca che si pone l’obbiettivo di abbattere gli sprechi mettendo in contatto le attività commerciali che devono smaltire la merce prossima alla scadenza e i consumatori che possono acquistarla a prezzi ribassati. “L’olio è un conservante naturale e può essere consumato anche in prossimità della scadenza, non fa male – spiega Chiara Rinaldi, ad di Raineri, che in azienda si occupa anche di questi progetti -. Fino a qualche anno fa la scadenza era di 24 mesi, poi per legge ridotta a 18, ma si può sforare, perché al limite perde la brillantezza e alcuni elementi nutritivi pur rimanendo sicuro. Infatti, l’indicazione in etichetta riporta ‘Da consumarsi preferibilmente’. In azienda da sempre seguiamo regole antispreco e aderire al patto contro lo spreco alimentare, e in particolare alla sezione ‘fabbrica consapevole’, è stato un passo naturale”.
Una storia di successo in continua evoluzione, con nuovi ed entusiasmanti progetti. “Abbiamo ristrutturato l’immobile di pertinenza, che risale al 1800. Al piano terra abbiamo realizzato il ‘percorso storico dell’olio', che abbraccia diversi secoli, mentre ai piani superiori abbiamo realizzato quattro stanze per ospitare le persone che desiderano vivere un’esperienza dagli uliveti di taggiasche al frantoio. Dovremmo essere pronti a ospitare le prime persone con il prossimo autunno. Inoltre, accarezziamo l’idea di un vero e proprio Borgo dell’Olio. Speriamo diventi presto realtà”, conclude Giacomo Rinaldi.
Una sosta presso l’Antica Azienda Raineri è d’obbligo per chi transita nelle vicinanze: la straordinaria accoglienza dei titolari e i meravigliosi prodotti vi accompagneranno per molto tempo con uno splendido ricordo e un sapore eccellente.