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Politica | 19 maggio 2022, 15:00

Restyling scuola "Colombardo", interrogazione del consigliere regionale Arboscello. Dotta (sindaco di Cengio): "Lo aspetto in comune"

"Sarò ben lieto di poter spiegare di persona la reale situazione dell'edificio e delle altre problematiche del territorio" aggiunge il primo cittadino valbormidese

Restyling scuola "Colombardo", interrogazione del consigliere regionale Arboscello. Dotta (sindaco di Cengio): "Lo aspetto in comune"

"Consultando il sito regionale ho potuto apprendere che il consigliere Arboscello, insieme ad altri colleghi, ha presentato una interrogazione in cui ha richiesto ulteriori spiegazioni sullo stato delle fasce di esondabilità di rio Giachetti ed in particolare della zona su cui insiste la ex scuola 'Colombardo', oggetto di un importante progetto di riqualificazione da parte del comune di Cengio", commenta in una nota lettera il sindaco Francesco Dotta. 

"Allora, senza alimentare polemiche ma semplicemente per capire e chiarire, mi sorge spontanea una domanda: ma con tutte le problematiche complesse ed importanti che affliggono la nostra Regione ed in particolare la Val Bormida come mai una curiosità così pressante su una vicenda che interessa esclusivamente la comunità locale? Nella realtà aggiungo che il consigliere Arboscello non si è mai visto in paese per prendere visione ed interessarsi di problematiche veramente importanti come la vicenda ex Acna, il lavoro, i gravi problemi di fragilità idraulica del territorio, ecc. La risposta più razionale che mi viene in mente è che il consigliere Arboscello sia stato sollecitato a chiedere spiegazioni. Da parte di chi, lascio ai lettori ipotizzare la risposta". 

"Quindi voglio precisare: l'edificio in questione è inagibile dal 2015, anno in cui avvenne il crollo strutturale di una soletta. Questa amministrazione, che ha ovviamente ereditato tale situazione, si è trovata a dovere scegliere tra due soluzioni: abbattere o riqualificare. Ha scelto la seconda, essendo l'edificio, pur con le criticità rilevate, di recente costruzione, in cemento armato, con una superficie utile significativa, ubicato in una zona strategica del nostro paese. Con fondi comunali è stata indetta una gara per la realizzazione di un progetto di riqualificazione, vinta ed assegnata ad una società di ingegneria di Roma" prosegue Dotta. 

"Il progetto prevede la completa riqualificazione dell'immobile che, a completamento della stessa, dovrebbe ospitare una nuova e moderna caserma per l'Arma dei carabinieri, tutte le associazioni presenti sul territorio comunale, i servizi tecnici comunali. Preciso che nel progetto è ben evidente e specificato che la zona interessata risulta essere in zona di esondabilità rossa. Successivamente, per nostra autonoma decisione e su sollecitazioni dell'Arma dei carabinieri, sempre con risorse comunali, abbiamo affidato ad un pool di professionisti lo studio di fattibilità idraulica atto a verificare l'eventuale revisione delle fasce di rispetto idrauliche. Come supponevamo, la verifica ha dato esito positivo certificando che la zona della ex scuola Colombardo non risulta essere in zona esondabile". 

"Tale studio è già stato presentato ai funzionari della Regione Liguria e a loro successivamente trasmesso in modo ufficiale per le opportune verifiche. Ciò detto, mi chiedo e chiedo al consigliere Arboscello, che non conosco personalmente e con cui non ho mai neppure scambiato una parola, ma che, nei vari spezzoni di filmati e dichiarazioni su organi di informazione locali, mi è sembrato persona pacata e ragionevole, che necessità vi sia di sollecitare e innescare ipotetiche problematiche dove non esiste necessità alcuna? Veda signor Arboscello, i miei concittadini mi hanno concesso di fare il sindaco, per me un grande regalo, perché sono fortemente legato al mio paese, alla mia gente e strada facendo mi sto accorgendo di quanto sia difficile e complicato soddisfare le numerose esigenze del territorio perché in mezzo vi è una burocrazia irrazionale, ottusa e deleteria e in cui i politici locali anziché contribuire a risolvere razionalmente le varie problematiche le complicano per interessi partitici o peggio per protagonismo personale. Non sarà questo il caso, lo spero, ne sarei felice". 

"I sindaci svolgono un ruolo difficile, hanno mille problematiche da risolvere, hanno responsabilità gravose, sempre con il rischio incombente ed inaspettato di vedersi raggiungere da un avviso di garanzia. Non hanno assolutamente necessità di dovere anche fronteggiare situazioni e problematiche create ad arte, solo per i gusto di rivaleggiare con l'antagonista politico di turno. Hanno necessità di un sano aiuto da parte di tutti i referenti politici locali. Sono presente al lavoro tutti i giorni, sei giorni su sette, spesso anche la mattinata del settimo giorno e per questo non pretendo medaglie, è il compito doveroso che ho scelto e che devo e voglio onorare quindi se vi è qualche aspetto da chiarire perché non chiedere direttamente agli interessati. Chiedo pertanto al consigliere Arboscello di ritagliare un'oretta del suo tempo per venire a trovarmi in comune, sarò ben lieto di poter spiegare di persona la reale situazione della ex scuola Colombardo e delle altre problematiche del territorio" conclude il primo cittadino Dotta. 

Lo scorso 17 maggio il consigliere regionale Pd Roberto Arboscello ha presentato un'interrogazione sull'esclusione della scuola "Colombardo" dalle zone esondabili per chiedere alla giunta Toti se è nota la presentazione di un'istanza formale da parte del comune di Cengio alla Regione per riclassificare le fasce di esondabilità del rio Giacchetti e lo stato di avanzamento di un’eventuale procedimento. 

L’assessore alla Protezione civile Giacomo Giampedrone ha dichiarato che è in corso la valutazione tecnica sullo studio idraulico trasmesso dal comune da cui emerge un livello di pericolosità dell’area su cui sorge la scuola inferiore a quello riportato nel Puc in vigore, in particolare l’area sarebbe fuori dalla fascia di esondabilità duecentennale. L’assessore ha aggiunto che si sta definendo un procedimento più rapido per modificare le aree di esondabilità anche alla luce della normativa emanata dalla Conferenza dell’Autorità di bacino del fiume Po’ nel 2021.

Redazione

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