/ Eventi

Eventi | 12 maggio 2022, 14:21

Arnasco, serata in ricordo di Renzo Rossi e presentazione del libro “Un calcio alla guerra” con gli autori Davide Grassi e Mauro Raimondi

L’evento è organizzato da comune e pro loco di Arnasco, in collaborazione con Anpi Ceriale

Arnasco, serata in ricordo di Renzo Rossi e presentazione del libro “Un calcio alla guerra” con gli autori Davide Grassi e Mauro Raimondi

Sabato 14 maggio alle 21.30 presso il Teatro dell’Olivo si terrà la “Serata con gli autori” in ricordo di Renzo Rossi organizzata dal comune e pro loco di Arnasco in collaborazione con Anpi Ceriale , durante la quale sarà presentato il libro, edito da Milieu, “Un calcio alla guerra”, di Davide Grassi e Mauro Raimondi.

A settantasei anni dalla fine della Seconda Guerra Mondiale, Davide Grassi e Mauro Raimondi, da sempre interessati agli intrecci tra storia e sport, hanno unito le loro passioni per creare un libro di impegno civile. "Un calcio alla guerra" narra di storie individuali e collettive che esaltano il coraggio e l'abnegazione dei molti sportivi coinvolti nell'assurdità della guerra. Vicende di persone che sono passate dal campo di calcio alla lotta per la Liberazione, in qualche caso pagando con la vita. Storie vissute in bilico tra pallone e Resistenza al nazifascismo come quelle di Bruno Neri, Giacomo Losi, Raf Vallone, Carlo Castellani, Michele Moretti, Antonio Bacchetti, Dino Ballacci, Cestmir Vycpalek, "Cartavelina" Sindelar, Erno Erbstein, Arpad Weisz, Géza Kertész, Gino Callegari, Vittorio Staccione, Edoardo Mandich, Guido Tieghi, e Alceo Lipizer, solo per citare i più celebri. Le incredibili partite giocate tra partigiani e nazisti, come quella che si disputò a Sarnano nel maceratese nel 1944, o quelle fra reclusi nei lager e i loro aguzzini, vere e proprie partite della morte, a cui si ispirò il film di John Houston, "Fuga per la vittoria", passando per un episodio che pochi conoscono: il rastrellamento avvenuto dopo la partita fra Milan e Juventus del 2 luglio 1944, correlata da una accurata ricerca d'archivio. Senza trascurare i protagonisti di altri sport. Tra i tanti Alfredo Martini, partigiano che diventò commissario tecnico della Nazionale italiana di ciclismo, il pallanuotista e rugbista, Ivo Bitetti, fra coloro che catturarono Benito Mussolini in fuga, il ciclista tedesco Albert Richter, che aiutò gli ebrei a scappare e venne impiccato, i tanti pugili costretti a combattere per la vita sul ring di Auschwitz per il divertimento dei loro kapò o che si ribellarono lottando alla guerra nazifascista, come Leone Jacovacci, Lazzaro Anticoli, Pacifico di Consiglio e Settimio Terracina.

Un libro dedicato a tutte le persone che hanno sognato un pallone, dei guantoni, un paio di sci, un'auto da corsa, una piscina o una pista d'atletica insieme alla libertà. Con l'obiettivo di ricordare, per dare un calcio alla guerra.

Lo sport e la guerra sono due forze agli antipodi – spiega Dino Morando, presidente Anpi Ceriale -, come il bene e il male. La guerra è divisiva ed è il male assoluto e lo sport invece dovrebbe essere sopra ogni cosa, perché unisce. Lo sport deve restare fuori da ogni guerra”.

Maria Gramaglia

TI RICORDI COSA È SUCCESSO L’ANNO SCORSO A LUGLIO?
Ascolta il podcast con le notizie da non dimenticare

Ascolta "Un anno di notizie da non dimenticare" su Spreaker.

WhatsApp Segui il canale di SavonaNews.it su WhatsApp ISCRIVITI

Prima Pagina|Archivio|Redazione|Invia un Comunicato Stampa|Pubblicità|Scrivi al Direttore|Premium