Sanità - 03 maggio 2022, 19:44

Futuro dell'Urologia a Ponente, il sindaco di Albenga Tomatis non ha dubbi: "Il nostro ospedale struttura all'avanguardia"

Sull'ipotesi Imperia: "Preoccupato per i cittadini di un territorio ampio dal pietrese all'albenganese. Nostra posizione equidistante"

Non ha sciolto le indiscrezioni dei giorni scorsi sulla ricollocazione del reparto di Urologia dal Santa Corona nell'ottica del Piano sanitario regionale, l'assessore Marco Scajola (delegato dal presidente e assessore alla Sanità Toti) interpellato durante il consiglio regionale odierno sulla questione dal consigliere Arboscello (LEGGI QUI).

Sebbene nel corso della seduta allargata della Commissione Sanità del comune di Albenga, alla quale avevano partecipato in videoconferenza il presidente Toti e il commissario di Alisa, il professor Filippo Ansaldi, era emerso che il reparto dovesse andare proprio al Santa Maria di Misericordia, ora le cose sembrano cambiate e si potrebbe optare per l’ospedale di Imperia.

In seguito all’interrogazione del consigliere regionale Roberto Arboscello  (Pd-Articolo Uno), sottoscritta da tutto il gruppo, in cui ha chiesto alla giunta se è confermata l’apertura del reparto di Urologia nell’ospedale di Albenga, l’assessore Scajola  ha risposto che “Asl2 sta procedendo all’analisi delle necessità da parte della popolazione in riferimento alle fughe e i costi relativi. Sulla base dei risultati verrà presa una decisione sull’eventuale posizionamento della struttura di urologia nel presidio di Albenga o di Imperia”.

La nostra redazione ha sentito nel merito il sindaco di Albenga Riccardo Tomatis: “Io credo che l’ospedale Santa Maria di Misericordia, in quanto struttura nuova e con dotazioni all’avanguardia, sia l’ideale per ospitare il reparto di Urologia. Non solo, penso che la sua posizione strategica, equidistante tra i nosocomi di Savona e Imperia, possa realmente rappresentare un’alternativa validissima per evitare le fughe di pazienti fuori regione”.

L’ospedale di Albenga - continua il sindaco - ha sale operatorie modernissime e sottoutilizzate e, grazie a un opportuno accordo con il Galliera, che fornirebbe le professionalità necessarie, si potrebbe creare un reparto di eccellenza, capace di dare una risposta concreta al bisogno dei cittadini e alla regione, nell’ambito del progetto di contenimento delle fughe di pazienti”.

La mia preoccupazione è per i cittadini dei territori particolarmente ampi, quali quelli rappresentati dall’albenganese e dal pietrese, che rimarrebbero sguarniti di tale specialità se il reparto fosse spostato a Imperia e, verosimilmente, potrebbero continuare a preferire le strutture del basso Piemonte" conclude Tomatis.