"L'ennesima provocazione fuori luogo mentre la città di Savona e la sua storica squadra di calcio meritano più rispetto".
E' arrivata decisamente piccata e dettagliata la replica dell'assessore allo Sport del Comune di Savona, Francesco Rossello, alla boutade lanciata in mattinata dal presidente dei biancoblu, Simone Marinelli, di proseguire gli allenamenti stagionali in Piazza Sisto, vista la mancanza di un campo per il rinato Delfino.
Una risposta che sembra venire dal profondo, come da mesi di tensioni sul binario Amministrazione-società: "In questi mesi, il presidente Marinelli ha portato avanti nei confronti del Comune una polemica pretestuosa, inutile e spesso volgare - si legge nella nota diramata nel pomeriggio - dimostrando in più occasioni di avere uno scarso rispetto delle istituzioni. Il fatto che quelle stesse modalità vengano oggi replicate utilizzando il marchio del Savona Fbc 1907 è, prima di tutto, un'offesa alla storia stessa della società che, pur essendo proprietà legale di una sola persona, piaccia o no, rimane e rimarrà patrimonio culturale dell'intera comunità savonese".
"In nome di questa storia - sottolinea Rossello - la nostra Amministrazione ha sempre cercato di non cadere nella provocazione focalizzandosi sull'obiettivo di trovare le strada non facile per restituire al più presto lo stadio alla città e mettere il Savona Fbc 1907 nelle condizioni di poterlo utilizzare".
E' ovviamente lo stadio Bacigalupo il grande convitato di pietra, l'oggetto del discutere: "In questi mesi, abbiamo continuato a sentire dichiarazioni che davano una rappresentazione totalmente distorta dello stato dell'arte. In più occasioni abbiamo provato a spiegare che il bando è l'unico modo per poter utilizzare il campo fin dalla prossima stagione, senza precludere la possibilità di ulteriori sviluppi progettuali - prosegue l'assessore - Quindi, premettendo che, da decenni, la gestione di un impianto pubblico si ottiene partecipando a una gara e non con una stretta di mano, in questo caso specifico, chi avesse interesse per lo stadio lo avrebbe a disposizione in tempi brevi, dovrebbe realizzare parte degli interventi comunque propedeutici a qualunque ulteriore investimento sull'impianto e, una volta avviata la gestione, avrebbe lo stesso la possibilità di presentare ulteriori proposte di sviluppo, anche con la formula di quel project financing tanto chiamato in causa da oltre un anno ma per il quale non è mai stata avviata nessuna pratica".
A lasciare quindi perplesso l'assessore sono i metodi utilizzati dal rappresentante degli Striscioni: "Oggi, di fronte a queste polemiche, che vengono replicate uguali, immuni da qualunque spiegazione di merito, comincia ad emergere il timore che l'obiettivo sia solo quello di preparare al meglio il terreno per giustificare la scelta di non partecipare al bando di gara per la concessione del Bacigalupo per motivi indipendenti dalle condizioni di gara trovando un responsabile a cui addossare la colpa".
L'obbiettivo di Marinelli, sempre secondo l'assessore, sembrerebbe quello di fare "un po' di 'sciaratto' per tentare di nascondere il paradosso per cui si dichiara di voler portare la squadra ad allenarsi in piazza Sisto IV perché non si ha lo stadio, il tutto sostenendo una modalità che porterebbe ad avere l'impianto a disposizione fra tre anni e contestandone un'altra che mira ad assegnarlo fra tre mesi".
"Invitiamo il presidente Marinelli ad avere maggior riguardo per le istituzioni savonesi, ma anche per il Savona Fbc 1907, la sua storia e i tanti savonesi che tribolano in silenzio seguendola in categorie che non le competono - sottolinea quindi Rossello - Noi continuiamo a lavorare per costruire le soluzioni migliori possibili anche nel rispetto delle altre 107 società sportive che operano a Savona, che stanno lottando contro gli effetti della pandemia sulle iscrizioni, dovendo far fronte ai costi energetici che lievitano. Dobbiamo lo stesso rispetto alle decine di persone che operano in queste società dedicandovi volontariamente il loro tempo libero, spesso coprendo silenziosamente le spese che non possono essere sostenute dal bilancio corrente. E' in nome di questo modo di vivere lo sport che le nostre porte rimangono aperte a tutti, a maggior ragione per il Savona, alla sola condizione di affrontare seriamente i problemi e di non dover più assistere a comportamenti fuori luogo".