"Le dichiarazioni fatte dal presidente Toti, dopo la manifestazione di Cairo Montenotte, preceduta da quella svoltasi ad Albenga, dove migliaia di cittadini sono scesi in piazza per chiedere un netto cambiamento delle politiche sanitarie Regionali e del sistema sanitario per la gestione delle emergenze rispondente alle esigenze del territorio sono per noi irricevibili". Cosi commenta in una nota Simone Ziglioli, coordinatore dei circoli Pd Val Bormida.
"Il presidente Toti oggi sostiene che l’ospedale di Comunità, con un punto di primo intervento gestito dai medici base, sia il 'programma più utile' per il territorio. Ma lo stesso Toti, non molto tempo fa, era venuto in Val Bormida a sostenere che la privatizzazione dell'ospedale cairese sarebbe stata la soluzione per dare ai valbormidesi il pronto soccorso necessario".
"Ci chiediamo quindi se la necessità di un pronto soccorso, per i cittadini della Val Bormida, così come per i cittadini del territorio ingauno, dipenda dalle gestione pubblica o privata dell'ospedale e non da una necessità di tutela reale della salute" prosegue Ziglioli.
"Sabato 9 aprile tutti gli amministratori valbormidesi, compresi quelli appartenenti al partito del governatore Toti, hanno sottoscritto il documento promosso dal comitato sanitario valbormidese e dalle sigle sindacali, nel quale si chiede un ospedale 'vero' e un pronto soccorso percorrendo la strada dell'ospedale di area disagiata, documento che come Partito democratico valbormidese condividiamo e sopportiamo convintamente".
"Spiace anche apprendere dai giornali che il sindaco di Cairo Montenotte Paolo Lambertini, convertitosi in campagna elettorale sulla via di Damasco alla sanità pubblica, riporta concetti non veritieri forse per ripulirsi l'immagine, per tutto quello che non ha fatto in questi ultimi anni a tutela dell'ospedale".
"Sicuramente ci sono diverse responsabilità trasversali avvenute negli anni, ma non è vero affermare che l'ospedale e i servizi attuali sono come quelli precedenti. La giunta Toti e Viale ha intrapreso un iter di affidamento dell'ospedale al privato, supportato anche dal sindaco Lambertini che è finito in ricorsi e spese regionali a carico dei contribuenti liguri, non per un capriccio della magistratura, ma per incompetenza ed inadeguatezza della giunta regionale, lasciando un ospedale vuoto a tutti i valbormidesi".
"Ora occorre che la Regione ascolti le istanze dei cittadini e degli amministratori locali, senza arroganza e con l'intento di rivitalizzare un sistema sanitario provinciale, ad oggi disastrato, che è un diritto di tutti i cittadini indipendentemente dalle appartenenze politiche" conclude Ziglioli.