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Attualità | 05 aprile 2022, 23:30

Funivie, assegnati i lavori per il ripristino dell'impianto funiviario

Ad aggiudicarsi la progettazione e poi i lavori la Valori S.C.A.R.L Consorzio Stabile. Da maggio entro 7 mesi dovrebbero concludersi gli interventi

Funivie, assegnati i lavori per il ripristino dell'impianto funiviario

Sono stati assegnati dal Provveditore commissario Vittorio Maugliani alla Valori S.C.A.R.L. Consorzio Stabile di Roma i lavori per ripristinare le due aree di Savona, località San Lorenzo e Voiana nel quale nel novembre del 2019 erano crollati tre piloni di Funivie.

Erano infatti state raccolte le manifestazioni di interesse delle ditte che avevano risposto al bando del Ministero e lo scorso 17 febbraio era terminata la ricezione delle stesse. Considerati quindi i verbali delle tre sedute pubbliche del 23 febbraio, 10 e 14 marzo è stato espletato l'esame e la verifica della documentazione amministrativa che è stata presentata da due operatori economici che hanno partecipato. 

Si è conclusa poi con l'esclusione di uno dei due e l'ammissione dell'operatore rimasto in gara che si è aggiudicato i lavori e gli oneri di progettazione esecutiva per una cifra complessiva di 3 milioni, 798mila 671 euro.

L’intervento progettato consiste quindi nella riattivazione dell’impianto funiviario Savona-Cairo Montenotte, tramite interventi di ripristino degli elementi strutturali di sostegno che sono stati ricollocati intervenendo sulla connotazione della linea e sulla sua nuova caratterizzazione.

"Gli interventi previsti mirano ad impedire che le situazioni di instabilità possano ripetersi, pertanto una componente importante riguarda le attività di sistemazione geotecnica dei versanti, principalmente attraverso opere di raccolta e canalizzazione delle acque, cercando di intercettarle negli strati superiori del terreno, ma arrivando anche a profondità più elevate, dove possono essere presenti elementi di rischio idraulico" era stato spiegato nella manifestazione di interesse.

Nella attuazione degli interventi sono previste le sistemazioni dei versanti interessati dagli eventi franosi, prevalentemente con interventi di ingegneria naturalistica, e opere strutturali e murarie solo in corrispondenza delle opere di sostegno della viabilità, oltre, ovviamente, alle opere di sostegno dei tralicci funiviari.

La scelta della tipologia di intervento privilegerà la stabilità delle opere e della situazione ripristinata, con le migliori condizioni di sicurezza sia per il territorio che per la linea in esercizio.

A questo punto dopo la consegna della progettazione definitiva, per i primi di maggio dovrebbe essere approvata ed entro sei o sette mesi dovrebbe avvenire la conclusione dei lavori, salvo inconvenienti (ricorsi, problemi esecutivi).

Nel frattempo tramite una lettera indirizzata ai sindaci di Savona e Cairo Montenotte, al presidente della Provincia, Autorità Portuale, Unione Industriali e sindacati è stata comunicata la costituzione della società Port Wire Rail (PWR, porto, filo e ferrovia) nata con l'intenzione di rilevare la concessione dell'infrastruttura.

"L'iniziativa nasce per la volontà di alcuni operatori portuali e logistici, prevalentemente operanti nel settore delle rinfuse solide merci varie, riuniti nella società Logistica Portuale Savonese S.r.l. (LPS), attualmente unico socio di PWR - aveva spiegato nella missiva il presidente Gerardo Ghiliotto, numero uno dell'Unione utenti del porto di Savona che in società ha come consiglieri Franco Carlotto di Gruppo Pensiero e Giuseppe Cortesi, ex Ferrania Technologies e oggi Mv Maintenance - L'obiettivo, già ampiamente condiviso nel corso delle opportune verifiche condotte nei confronti dei principali stakeholders, consiste nel mettere a sistema le competenze diffuse dei soggetti costituenti, valorizzando l'utilizzo della infrastruttura pubblica funiviaria, integrandola nell'immediato con la modalità ferroviaria per veicolare entro i prossimi mesi fino al 70% dei volumi oggi trasportati via strada".

"Parallelamente alla messa in pristino stato ed upgrade dell'impianto, condizioni imprescindibili, PWR intende, con una ottica di sviluppo a lungo termine. diversificare le tipologie di merci gestite per l'utilizzo sostenibile e responsabile dei parchi di San Giuseppe di Cairo con particolare attenzione agli aspetti di natura ambientale, sociale e di governance, avviando fin da subito il collegamento ai parchi di San Giuseppe di Cairo Montenotte - aveva puntualizzato Ghiliotto - L'assetto societario verrà completato con importanti operatori e clienti fruitori del sistema logistico che integra il porto di Savona-Vado Ligure con l'immediato naturale retroporto valbormidese. Intendiamo nei prossimi giorni depositare formale manifestazione di interesse presso il Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibile per la gestione in regime di concessione pluriennale dell'intero compendio funiviario con annessi parchi, corredato di adeguato piano d'impresa".

Dall'incontro comunque avvenuto lunedì scorso tra Comune e Provincia di Savona, Comune di Cairo Montenotte, Unione Industriali savonesi, Autorità di Sistema Portuale e sindacati la richiesta scaturita è quella di un incontro col Mims che veda coinvolta anche Regione Liguria.

"E’ stata ribadita (come già detto nella lettera di gennaio) la strategicità per il territorio dell’impianto che prevede l’integrazione con il ferro - spiega in una nota l'amministrazione savonese - Da questo punto di vista la costituzione di una società formata da imprenditori locali è un elemento molto positivo ed è un segnale inequivocabile che vuol dire che l’impianto può avere una prospettiva industriale importante, improntata alla sostenibilità ambientale".

"A questo punto è necessario conoscere, da parte del Ministero, i tempi e le procedure più opportune per arrivare al risultato finale - aveva concluso il comune di Savona - Esistono molteplici ragioni che rendono stretti i tempi da seguire: l’emergenza sociale legata ai lavoratori; l’eliminazione del traporto del carbone su gomma; la necessità di dare risposta alla proposta imprenditoriale".

Luciano Parodi

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