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Attualità | 02 aprile 2022, 12:50

Funivie, la società che vuole rilevare la concessione esce allo scoperto con una lettera: "Formalizzeremo la manifestazione d'interesse al Ministero"

La società si chiama Port Wire Rail (porto, filo e ferrovia). I sindacati nel frattempo attendono di conoscere l'esito della gara per il ripristino. Pasa: "No ad un commissario per la gestione"

Funivie, la società che vuole rilevare la concessione esce allo scoperto con una lettera: "Formalizzeremo la manifestazione d'interesse al Ministero"

Una lettera indirizzata ai sindaci di Savona e Cairo Montenotte, al presidente della Provincia, Autorità Portuale, Unione Industriali e sindacati per comunicare della costituzione della società Port Wire Rail (PWR, porto, filo e ferrovia) nata con l'intenzione di rilevare la concessione di Funivie.

"L'iniziativa nasce per la volontà di alcuni operatori portuali e logistici, prevalentemente operanti nel settore delle rinfuse solide merci varie, riuniti nella società Logistica Portuale Savonese S.r.l. (LPS), attualmente unico socio di PWR - spiega nella missiva il presidente Gerardo Ghiliotto, numero uno dell'Unione utenti del porto di Savona che in società ha come consiglieri Franco Carlotto di Gruppo Pensiero e Giuseppe Cortesi, ex Ferrania Technologies e oggi Mv Maintenance - L'obiettivo, già ampiamente condiviso nel corso delle opportune verifiche condotte nei confronti dei principali stakeholders, consiste nel mettere a sistema le competenze diffuse dei soggetti costituenti, valorizzando l'utilizzo della infrastruttura pubblica funiviaria, integrandola nell'immediato con la modalità ferroviaria per veicolare entro i prossimi mesi fino al 70% dei volumi oggi trasportati via strada".

"Parallelamente alla messa in pristino stato ed upgrade dell'impianto, condizioni imprescindibili, PWR intende, con una ottica di sviluppo a lungo termine. diversificare le tipologie di merci gestite per l'utilizzo sostenibile e responsabile dei parchi di San Giuseppe di Cairo con particolare attenzione agli aspetti di natura ambientale, sociale e di governance, avviando fin da subito il collegamento ai parchi di San Giuseppe di Cairo Montenotte - puntualizza Ghiliotto - L'assetto societario verrà completato con importanti operatori e clienti fruitori del sistema logistico che integra il porto di Savona-Vado Ligure con l'immediato naturale retroporto valbormidese. Intendiamo nei prossimi giorni depositare formale manifestazione di interesse presso il Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibile per la gestione in regime di concessione pluriennale dell'intero compendio funiviario con annessi parchi, corredato di adeguato piano d'impresa".

Nel frattempo per lunedì 4 aprile il sindaco Maro Russo ha convocato un incontro in comune per discutere del tema.

Si attende però ancora di conoscere l'esito della procedura per il ripristino dell’infrastruttura. Erano infatti state raccolte le manifestazioni di interesse delle ditte che avevano risposto al bando del Ministero e lo scorso 17 febbraio era terminata la ricezione delle stesse.

I primi di marzo doveva essere formulata la proposta di aggiudicazione con a fine mese la consegna della progettazione esecutiva, ma le tempistiche a questo punto hanno subito un rallentamento con i sindacati che chiedono al commissario dell'infrastruttura Vittorio Maugliani di avere sviluppi e un cronoprogramma certo e dettagliato.

Per i primi di maggio dovrà infatti essere approvata la progettazione e da maggio entro sei o sette mesi dovrebbe avvenire la conclusione dei lavori, salvo inconvenienti (ricorsi, problemi esecutivi).

"Vorrebbero mettere a terra il progetto fune-ferro-parchi presentato da noi come Cgil, Cisl e Uil di Savona, sarebbe un sistema ambientalizzato al 100% e prima di tutto toglierebbe centinaia di camion, si eviterebbe di sprecare migliaia e migliaia di litri di gasolio e la dispersione del carbone sulle strade, oltre ad essere un sistema integrato che servirebbe non solo per Italiana Coke ma anche per tutte le rinfuse che si vogliono portare avanti ed indietro - spiega il segretario generale della Cgil Savona Andrea Pasa - sarebbe un'ambientalizzazione di tutto il ciclo sicuramente unica in Italia e una delle poche in Europa".

"Che non venga in mente a nessuno oggi, dopo tre anni che lo chiediamo, di nominare un commissario per la gestione perché questo vorrebbe dire bloccare tutto. Visto che c'è un'azienda finalmente del territorio, seria, che vuol dare vita a questo progetto, si diano gambe senza tentennamenti. Tra l'altro entro agosto finisce la cassa integrazione per i dipendenti, quindi bisogna far rapidamente" conclude Pasa.

Il Ministero delle Infrastrutture e delle Mobilità Sostenibili tramite il commissario straordinario, aveva infatti pubblicato il tanto atteso avviso esplorativo per individuare gli operatori economici che dovranno occuparsi del progetto per ripristinare le due aree di Savona, località San Lorenzo e Voiana nel quale nel novembre del 2019 sono crollati tre piloni.

L’intervento progettato consiste quindi nella riattivazione dell’impianto funiviario Savona-Cairo Montenotte, tramite interventi di ripristino degli elementi strutturali di sostegno che sono stati ricollocati intervenendo sulla connotazione della linea e sulla sua nuova caratterizzazione.

Nella attuazione degli interventi sono previste le sistemazioni dei versanti interessati dagli eventi franosi, prevalentemente con interventi di ingegneria naturalistica, e opere strutturali e murarie solo in corrispondenza delle opere di sostegno della viabilità, oltre, ovviamente, alle opere di sostegno dei tralicci funiviari.

La scelta della tipologia di intervento privilegerà la stabilità delle opere e della situazione ripristinata, con le migliori condizioni di sicurezza sia per il territorio che per la linea in esercizio.

L’importo complessivo della progettazione esecutiva, dei lavori ed oneri compresi nell’appalto, si attesta sui 3 milioni 817mila 491 euro di cui 1 milione e 531mila 411 euro per gli impianti per la mobilità sospesa, 1 milione e 243 mila 893 per le opere strutturali speciali e 974 mila 694 euro per le opere di ingegneria naturalistica.

Il Ministero delle Economie e delle Finanze, dopo diverse battaglie politiche e sindacali, in prima battuta aveva deciso di stanziare 4.5 milioni di euro e successivamente un ulteriore milione. Il futuro esecutore dovrà dare ultimate tutte le opere appaltate entro il termine di 250 giorni (poco più di 8 mesi) dalla data dell’avvio della progettazione esecutiva con ordine di servizio del responsabile unico del procedimento.

Considerando che si tratta di un appalto con il criterio di selezione legato all'offerta economicamente più vantaggiosa, il termine contrattuale vincolante per ultimare i lavori sarà determinato applicando al termine a base di gara la riduzione percentuale dell’offerta di ribasso presentata dall’esecutore in sede di gara.

Il primo di gennaio l'amministratore delegato e commissario liquidatore di Funivie Spa Paolo Cervetti aveva messo in liquidazione la società che potrà comunque, per un tempo breve, continuare a gestire il compendio e le attività residuali di manovra, gestione del raccordo ferroviario di Cairo e gestione del parco di deposito.

A fine novembre la cassa integrazione per 67 lavoratori è stata prorogata fino almeno ad agosto 2022 (15 di questi continueranno ad occuparsi dell'attività del parco).

Luciano Parodi

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