Siccità nel savonese, una parola talvolta abusata e su cui non sempre si è concordi in quali termini sia corretto utilizzarla. A differenza di tutti gli altri fenomeni meteorologici che sono immediati, la siccità si manifesta e insinua giorno dopo giorno. Pertanto è una condizione relativa ad una determinata zone, in un dato periodo temporale dove abbiamo una carenza di apporto pluviometrico inferiore alla media climatica.
"La definizione precisa di siccità, o meglio i parametri e/o indici per definirla variano da nazioni a nazioni - spiega Felice Schivo del Centro Meteo Rio Sa'Rosa - Ad esempio per gli Stati Uniti si parla di siccità quando una determinata regione riceve il 30% o meno delle precipitazioni medie su di un periodo di almeno 30 giorni. Il parametro più usato internazionalmente è il codice SPI (Standard Precipitation Index) il quale indica un surplus o deficit pluviometrico in un determinato periodo di tempo per una zona a scelta. I valori dello SPI oscillano tra il +2 e il - 2 , valori positivi indicano situazioni di surplus, valori negativi situazioni di siccità. Valori negativi riferiti a periodi brevi di 1-3 mesi danno informazioni e disponibilità idriche ai fini agricoli, sul periodo più lungo 6-12 mesi ed oltre danno informazioni sulle portate fluviali e delle falde acquifere".
"Bene vista questa breve e doverosa premessa vediamo i numeri relativi alla nostra zona d'interesse, utilizzando in particolare i dati della nostro osservatorio meteorologico di Laigueglia. Ci troviamo purtroppo in una situazione di siccità eccezionale e se non pioverà a breve passeremo all'ultima "categoria" quella estrema. E' proprio la zona costiera tra Ceriale e Imperia la più colpita. Spostandosi nell'entroterra la situazione migliora di poco, rimanendo sempre grave".
"Per Laigueglia abbiamo un indice SPI relativo a 3 mesi di - 1,68 quindi di siccità severa, ma vediamo semplicemente i quantitativi di pioggia caduta per una visione più immediata: gennaio 2022 3,8 mm - media trentennale media 66,1 mm - Deficit pari al - 94,3%; febbraio 2022 22.4 mm - media trentennale media 57,1 mm - deficit pari al - 60,8%; marzo 2022 4,6 mm - media trentennale media 52,9 mm - deficit pari al - 91,3%".
"Per valutare meglio la tendenza a breve, medio e lungo termine (1, 3, 6, 12 e 24 mesi) abbiamo questi dati: 1 mese deficit del - 91,3%, 3 mesi deficit del - 82,5%, 6 mesi deficit del - 57,2%, 12 mesi deficit del - 47,5%, 24 mesi deficit del - 11,8 %".
"Sono più di 2 anni che siamo in deficit pluviometrico, peggiorato negli ultimi 12 mesi e drasticamente negli ultimi 3 mesi. Non ci resta che sperare in piogge democratiche e regolari al più presto, ci avviciniamo ai mesi estivi, statisticamente quelli più avari di pioggia e la situazione rischia di diventare ancora più preoccupante, vedi anche gli ultimi incendi scoppiati in zona. A proposito forse mercoledì prossimo piove... sarebbe una notizia" conclude.